Smog. A Trieste arrivano le piante assorbi-inquinamento
Queste varietà vegetali, in grado di estrarre e degradare metalli pesanti e composti chimici, saranno piantate all’interno dei giardini pubblici cittadini
Il Comune di Trieste ha approvato un programma di bonifica dei giardini pubblici inquinati grazie all'utilizzo di un "fitorimedio", ovvero di piante in grado di estrarre e degradare metalli pesanti e composti chimici contaminanti. La notizia è della settimana scorsa ed è stata diffusa al termine del Tavolo promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia, del quale fanno parte anche l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, il Comune di Trieste e l’Azienda sanitaria universitaria integrata.
All'incontro ha partecipato anche il Dipartimento di scienze chimiche e farmaceutiche dell'ateneo triestino, rappresentato da Pierluigi Barbieri, esperto di tecniche di decontaminazione basate proprio sull'utilizzo di queste particolari piante, che sono in grado di degradare le sostanze inquinanti attraverso le loro radici o producendo microrganismi specifici.
Il programma, ancora in fase di definizione, sarà presentato al Tavolo regionale e dovrà poi incassare, a causa della sua natura sperimentale, anche il parere definitivo dell'Istituto superiore di sanità.