Spagna e Repubblica Ceca tracciano i raee
Si concluderà nel 2014 “Weee Trace”, il progetto pilota Ue per la tracciabilità in radio frequenza dei rifiuti elettronici. Previsto il recupero di 52mila tonnellate di raee in più all’anno
Avanza in Spagna e in Repubblica Ceca il progetto europeo “Weee Trace” per la tracciabilità dei raee, i rifiuti elettronici (weee-trace.eu). Non è ancora giunto a conclusione ma, dà notizia l’ecosportello della Legambiente, ci si aspetta come risultato un aumento sostanziale della quantità dei rifiuti hi-tech recuperati e trattati in modo corretto, almeno fino a 52mila tonnellate in più all’anno.
Lanciato nel mese di luglio 2011, Weee Trace si concluderà nel 2014. Finora il progetto pilota ha sperimentato le nuove tecnologie di tracciabilità a radio frequenza su circa un migliaio di tonnellate di rifiuti elettronici, come frigoriferi, lavatrici e altri elettrodomestici. L’intero ciclo di restituzione dei materiali è stato organizzato dagli stessi produttori e fornitori delle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Enrique Redondo della Ecolec, il più grande sistema spagnolo per il recupero e trattamento dei raee, ha ribadito che “è proprio nell’interesse di chi produce e vende assicurarsi che questi sistemi siano efficienti quanto più possibile dal punto di vista dei costi. Infatti, anche se di solito un sistema di raccolta non genera profitti, è ipotizzabile che in un prossimo futuro si possa assistere a uno sviluppo del mercato dei materiali recuperati”.
Oltre all’identificazione rfid, il progetto si sta avvalendo di altre tecnologie che miglioreranno ulteriormente la tracciabilità dei rifiuti come l’acquisizione di immagini e il sistema di posizionamento. Weee Trace, ricorda Redondo, potrà essere riprodotto in tutti gli altri paesi Ue. Ma non solo, considerato il recente interesse di un servizio di recupero rifiuti wee in Brasile.
Guarda i tutorial sul riciclo corretto dei raee!