Studio Aie: le città del futuro saranno il fulcro della trasformazione
Il 43% italiani oggi vive nelle aree urbane, per avviare le smart city serve il sostegno del Governo
Le città sono "il centro nevralgico della trasformazione energetica" in corso e diventeranno in futuro dei "laboratori per l'innovazione". Lo sostiene il rapporto 2016 dell'Aie (Agenzia internazionale per l'energia) sui sistemi di energia sostenibile in città, presentato alla Farnesina a Roma, promosso dal ministero dello Sviluppo economico e da quello degli Esteri con il sostegno di Enea.
Nello studio si ribadisce l'obiettivo dell'evoluzione e della diffusione delle tecnologie pulite, che devono limitare il surriscaldamento della Terra entro i 2 °C secondo quanto stabilito nel summit mondiale sul clima a Parigi.
Il tema delle smart cities e dei contesti urbani, che si svilupperanno secondo tecnologie energetiche, è a questo punto fondamentale specialmente in un Paese come l'Italia, dove il 43% della popolazione vive in aree urbane caratterizzate dalla coesistenza di diverse funzioni (residenza, produzione e servizi) e flussi (persone e merci).
Il rapporto cita anche tre casi di riqualificazione energetica edilizia in città, tra questi Torino.
I contesti urbani - sostiene il rapporto - sono al centro della crescita economica e possono essere in grado di guidare una crescita sostenibile. Il sostegno dei governi nazionali "è un prerequisito essenziale e strategico per sfruttare il potenziale delle tecnologie energetiche sostenibili" , molti contesti urbani purtroppo hanno un potenziale "che ancora non viene sfruttato" .
"In Italia manca ancora tanto per arrivare alla smart cities. Ci sono buone pratiche, come a Torino, Milano, Matera e l'Aquila, ma in generale bisogna ancora fare molto", dice Ezilde Costanzo, delegata al Comitato Euwp Iea, dell'unità efficienza Enea. "Se il 43% della popolazione italiana vive in aree urbane vuol dire che dalla città arriva anche la parte superiore dei consumi. È nelle politiche finalizzate alla riduzione dei consumi e della maggiore sostenibilità energetica in città che si può trovare la soluzione, ovviamente mettendo in raccordo realtà locali, nazionali e internazionali.