Surprais! Grazie a una nuova tecnologia a Ravenna si berrà l’acqua del Po
Avviata in Romagna la costruzione del più grande impianto europeo di potabilizzazione con membrana ZeeWeed 500 della General Electric. Capacità di trattamento: 95mila metri cubi d’acqua al giorno, sufficiente a servire un bacino di 400mila persone
È iniziata a Ravenna la costruzione del più grande impianto europeo di potabilizzazione dell’acqua basato sulla tecnologia a membrane di Ge ZeeWeed 500. Il sistema avrà una capacità di trattamento pari a 95mila metri cubi di risorsa al giorno, sufficiente a servire un bacino di 400mila persone.
La città costiera italiana necessita infatti di un aumento delle riserve idriche con fini potabili per i turisti e i residenti, informa la nota sul progetto. La tecnologia a membrana – un metodo di ultra-filtrazione che separa particelle in sospensione, batteri e virus dall’acqua depurata – è stata scelta proprio per la capacità di convertire fonti idriche di qualità compromesse in risorsa potabile sicura. Il sistema è già utilizzato in un migliaio di impianti nel mondo, spiega Ge.
Risorsa strategica per cittadini e turisti – “L’economia della nostra regione dipende fortemente dai nostri asset industriali e dai turisti stagionali che scelgono la riviera romagnola per le sue spiagge rinomate e i siti di interesse storico. Garantire una fornitura di acqua sicura e affidabile è fondamentale per il turismo, la comunità residente e l’economia locale in generale”, osserva Andrea Gambi, ceo di Romagna Acque, l’azienda pubblica che gestisce il trattamento e la fornitura di acqua potabile per l’area. “Abbiamo sofferto di carenze negli invasi – prosegue Gambi – e avevamo bisogno di incrementare la disponibilità di acqua potabile. La costruzione di questo nuovo impianto permette di trasformare il fiume in una fonte affidabile da immettere nell’acquedotto”.