Per tutti gli isotopi! Ecco che cosa prevede l’accordo Enea-Cern sul nucleare innovativo
I due istituti lavoreranno insieme su attività di ricerca e sviluppo. Il presidente Dialuce ha incontrato a Ginevra la direttrice generale Fabiola Gianotti
Enea e Cern di Ginevra collaboreranno sulle tecnologie nucleari innovative. Nei giorni scorsi il presidente dell’Enea, Gilberto Dialuce, e il direttore del dipartimento nucleare, Alessandro Dodaro, hanno incontrato a Ginevra la direttrice generale del Cern, Fabiola Gianotti.
I dettagli della collaborazione
I due istituti lavoreranno insieme su attività di ricerca e sviluppo nei settori: fisica delle particelle elementari; rivelatori; sistemi avanzati di produzione di particelle; progettazione e validazione di sistemi nucleari innovativi come reattori veloci di quarta generazione, fusione termonucleare e produzione di radionuclidi per applicazioni medicali. “L’accordo con Enea nasce dal particolare interesse mostrato dal Cern per le tecnologie dei metalli liquidi pesanti disponibili presso il nostro centro ricerche del Brasimone, vicino a Bologna. E in questo ambito avvieremo attività che prevedono, ad esempio, esperimenti ad alta energia come il muon collider, cioè il bersaglio per fasci di protoni per produrre muoni, e il future circular collider, cioè bersaglio per fasci di fotoni, il progetto di un assorbitore a metallo liquido per la beam dump facility (assorbitore di fasci di protoni del super proton synchrotron) e test delle tecnologie nella facility HiRadMat”, dice il presidente dell’Enea, Gilberto Dialuce. L’Enea e il Cern collaboreranno, inoltre, agli esperimenti compact muon solenoid (cms) che fa parte dell’acceleratore di particelle large hadron collider (lhc) utilizzato per gli studi sul bosone di Higgs.
Obiettivo: migliorare la sicurezza del mini-nucleare
“I dati nucleari ottenuti nell’ambito di questi esperimenti forniranno il sostegno essenziale necessario per l’innovazione e la progettazione di diverse tecnologie: nel caso dei reattori di quarta generazione punteremo a migliorare le caratteristiche di sicurezza e protezione e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi attraverso l’incenerimento di nuclidi a vita lunga; nei reattori a fusione studieremo l’impatto delle condizioni di elevata irradiazione su materiali innovativi per i sistemi futuri”, sottolinea il responsabile del dipartimento Enea Nucleare, Alessandro Dodaro. Tutte le attività faranno capo alla divisione Enea sistemi nucleari per l’energia diretta da Mariano Tarantino, in collaborazione con i ricercatori Alberto Mengoni, Patrizio Console Camprini e Donato Castelluccio del dipartimento nucleare.