Per tutti gli isotopi! A Roma 450 esperti mondiali di fusione nucleare
Parte la sfida per il maxi-progetto di energia dalle stelle made in Italy
A Roma per cinque giorni 450 fra i maggiori scienziati ed esperti a livello mondiale nella ricerca sulla fusione nucleare hanno discusso dei progressi e delle novità più rilevanti nel percorso per riprodurre i meccanismi dell'energia delle stelle e garantire una fonte inesauribile, sicura e pulita, in grado di soddisfare consumi energetici in costante crescita.
L'evento è stato organizzato dall'Enea, l'agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, leader nella gigantesca sfida della fusione che vede il nostro Paese in prima fila nei programmi internazionali Iter, Demo, Broader Approach e nell'agenzia Ue Fusion for Energy (F4E).
Il centro ricerche Enea di Frascati, polo di eccellenza mondiale visitato anche da Bill Gates, è coordinatore nazionale per il progetto Iter (International thermonuclear experimental reactor), la macchina per la fusione in via di realizzazione in Francia, a Cadarache.
Le ricadute scientifiche ed economiche sono di grande rilievo: a oggi oltre 1 miliardo di euro per le imprese italiane che realizzano i componenti (tra cui Ansaldo Nucleare, Asg Superconductors, Walter Tosto e Simic): si tratta di quasi il 60% del valore delle commesse europee per la produzione della componentistica ad alta tecnologia. E l'obiettivo è di generare nuovi contratti per altre centinaia di milioni di euro nei prossimi 5 anni.
Ma la vera sfida che il nostro Paese sta cercando di giocare è di conquistare un progetto Ue da 500 milioni di euro per realizzare in Italia una macchina sperimentale, il Divertor Test Tokamak (Dtt), per fornire risposte scientifiche, tecniche e tecnologiche cruciali nel settore delle fonti energetiche innovative.
Il governo italiano ha incluso il progetto, pietra miliare nella road map verso la fusione nucleare, fra le iniziative da finanziare con i fondi per la competitività recentemente attivati dal "Piano Junker".
La tecnologia del Dtt made in Italy sarebbe la stessa utilizzata per Iter, ma con in più la possibilità di effettuare test con materiali avanzati, utilizzando una tecnica brevettata dall'Enea. L'obiettivo è di sperimentare soluzioni innovative destinate a risolvere una della maggiori criticità del processo di fusione, ovvero lo smaltimento dell'energia nei reattori a fusione, tema centrale dell'evento di Roma.
Per saperne di più: www.fusione.enea.it