Unibo, pesca eco-certificata nell’Adriatico grazie a Prizefish
Al via un progetto di ricerca italo-croato che punta a rinnovare l’intera filiera ittica, sviluppando prodotti della pesca sostenibili sia dal punto di vista ambientale che in senso economico e sociale
Un futuro sostenibile, innovativo e competitivo per la pesca nell’Adriatico. Con un kick-off meeting prenderà il via a Ravenna Prizefish, progetto italo-croato coordinato dal Centro interdipartimentale di ricerca in Scienze Ambientali (CIRSA) dell’Università di Bologna.
Finanziato dalla Commissione Europea con oltre 2,6 milioni di euro, Prizefish progetterà processi di innovazione dell’intera filiera ittica, sviluppando ed implementando nuove tecniche per la pesca nell’Adriatico in grado di generare prodotti eco-certificati. Le imprese del settore ittico, i territori e le comunità rurali che fondano la loro economia sulla pesca potranno così contare su un valore aggiunto che permetterà di conquistare i consumatori più sensibili a prodotti ecologicamente sostenibili.
Come in gran parte del Mediterraneo, anche le risorse ittiche dell'Adriatico sono minacciate da un eccessivo sfruttamento dovuto alla pesca intensiva. Le linee guida internazionali per fare fronte a questo problema sostengono la necessità di azioni innovative, basate su solide analisi scientifiche, che possano permettere alle imprese ittiche di adottare metodi di pesca con un impatto ambientale ridotto. Da qui parte il progetto Prizefish, che coinvolgerà associazioni di produttori e piccole e medie imprese ittiche di Italia e Croazia, offrendo soluzioni per aumentare la loro sostenibilità ambientale e allo stesso tempo la loro competitività sul mercato europeo ed internazionale. Nasceranno così prodotti della pesca eco-certificati e sostenibili sia dal punto di vista ambientale che in senso economico e sociale.
Coordinato dal Centro interdipartimentale di ricerca in Scienze Ambientali (CIRSA) dell’Università di Bologna, Prizefish coinvolge sei partner croati e sette partner italiani tra enti di ricerca, amministrazioni regionali ed associazioni di produttori. Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea nell’Asse Prioritario Blue Innovation del programma 2014-2020 Interreg CBC Italia-Croazia.