Al via la Rete di Monitoraggio Antincendio della Regione Calabria
La Rete di Monitoraggio Antincendio realizzata da CAE per la Regione Calabria si compone di 12 stazioni, ciascuna dotata di telecamere ad alta definizione, telecamere per il rilevamento del calore (termocamere) e sensori per la misurazione di parametri atmosferici, come velocità e direzione dei vento, tasso di umidità, temperature
Dopo i test e le prove sul campo, il sistema sperimentale per la prevenzione ed il monitoraggio degli incendi boschivi nella Regione Calabria può dirsi finalmente operativo.
Il sistema è un progetto pilota, fortemente voluto dalla Protezione Civile regionale e concentra le più moderne tecnologie per prevenire e fronteggiare gli incendi boschivi.
Il “via” ufficiale all’operatività della rete segue l’avvio della campagna nazionale antincendio boschivo, che per la Calabria va da dal 15 giugno al 15 ottobre (per le altre regioni italiane il termine è anticipato al 15 settembre; il sistema servirà da supporto ai soggetti, istituzionalmente preposti, che operano per il contrasto agli incendi boschivi.
La Rete di Monitoraggio Antincendio realizzata da CAE per la Regione Calabria si compone di 12 stazioni, ciascuna dotata di telecamere ad alta definizione, telecamere per il rilevamento del calore (termocamere) e sensori per la misurazione di parametri atmosferici, come velocità e direzione dei vento, tasso di umidità, temperature. All’innescarsi di un incendio, grazie alla sintesi delle informazioni rilevate da tutti questi sensori, che dialogano costantemente e in tempo reale con la Centrale di Controllo della Protezione Civile, il sistema CAE è in grado di proporre un Modello di Previsione e Propagazione che elabora i diversi scenari di evoluzione dell’incendio nel tempo e fornisce indicazioni sulla direzione e la velocità presunte, supportando efficacemente le squadre antincendio nella gestione dell’emergenza.
Il sistema contribuisce anche alla prevenzione: i dati delle sue 12 stazioni meteorologiche, diffuse su tutto il territorio regionale, forniscono un valido supporto nella stesura del Bollettino delle Zone a Rischio, diffuso quotidianamente e relativo alle successive 24 ore. Oltre a sensori per la rilevazione di fenomeni atmosferici, ognuna delle 12 stazioni del progetto pilota installato è dotato di telecamere ad alta risoluzione in grado di percepire la presenza di fumo e di termocamere che individuano le variazioni di temperatura caratteristiche dei focolai nel raggio di 6-8 km. Il controllo tuttavia non è esclusivamente demandato a sistemi automatici. La segnalazione di un possibile incendio allerta un operatore che, dalla Centrale Operativa, verifica, attraverso gli strumenti, la presenza o meno di un incendio e, nel caso, attiva il Protocollo Antincendio previsto dalla Regione.
Gli incendi boschivi – dichiara Guido Bernardi, Marketing & International Development Manager di CAE – sono una calamità del tutto particolare, se si pensa che la maggior parte di essi non ha cause naturali, e per quanto si possano realizzare tecnologie sempre più all’avanguardia, l’arma più efficace è in assoluto la prevenzione e la presa di consapevolezza da parte di tutti che i boschi sono un bene comune da tutelare”.