A2a, il Comune di Milano vende più azioni di Brescia
Palazzo Marino ha ceduto 27,1 milioni di azioni incassando 22,6 milioni di euro, mentre il Comune di Brescia ne ha vendute 19,036 milioni, per un incasso di 15,9 milioni di euro
I Comuni di Milano e Brescia, azionisti di A2A, hanno venduto complessivamente sul mercato l'1,48% della multiutility lombarda. In particolare, secondo quanto si apprende da due distinti filing model di internal dealing, tra il 21 e il 30 gennaio scorso Palazzo Marino ha ceduto 27,1 milioni di azioni, pari allo 0,87% del capitale, a un prezzo compreso tra 0,8219 e 0,8502 euro. Ha così incassato 22.605.379 euro.
Il Comune di Brescia ha invece venduto meno azioni: 19,036 milioni che rappresentano lo 0,61% del capitale della società a un prezzo compreso tra 0,8239 e 0,8519 euro, per un incasso di 15.979.307,3 euro. I due azionisti hanno di recente rinnovato la delibera per vendere il 4,5% di A2a , scendendo al 50% più due azioni, che consentirà alle due municipalità di mantenere il controllo sulla multiutility lombarda.
La scorsa settimana il presidente della multiutility lombarda, Giovanni Valotti, ha chiarito - a margine dell’evento Top Utility Analisys - che nel nuovo piano industriale, che sarà presentato il prossimo 10 aprile, non vi sarà nessun annuncio su aggregazioni, ma che la società sta lavorando a un polo lombardo. Valotti ha precisato che con le altre realtà lombarde, in particolare Lgh e Acsm -Agam “non ci sono, al momento, tavoli aperti: siamo nella fase in cui cerchiamo di capire se c'è l'interesse”.