Acea nei 9 mesi, utile netto (+79,4%). Primo dividendo di 0,25 cent
Tale risultato è stato raggiunto grazie essenzialmente al forte miglioramento conseguito dalla capogruppo in seguito all’implementazione di un'efficace politica di controllo e riduzione dei costi. Al via la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario
Sono positivi i dati di Acea nei primi nove mesi dell’anno. Lo rende noto , la multiutility romana dopo che il consiglio di amministrazione del gruppo, presieduto da Giancarlo Cremonesi, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2013. Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato si attesta a 545,4 milioni di euro, in crescita del 12,5% rispetto al consuntivo di settembre 2012. I ricavi consolidati, pari a 2.627 milioni di euro, sono sostanzialmente in linea con il dato dei primi nove mesi del 2012. Alla formazione dell’Ebitda complessivo concorrono: la parte idrica per il 48%; reti per il 34%; energia per l’11%; ambiente per il 6%; capogruppo per l'1%. Il risultato operativo (Ebit) consolidato passa da 221,3 milioni di euro del 30 settembre 12 a 279,1 milioni di euro al 30 settembre 13, con un incremento del 26,1%. L’utile netto del gruppo, prima delle attribuzioni a terzi, si attesta a 113,4 milioni di euro (+79,4% rispetto al 30/9/2012).
L'utile è pari a 104,6 milioni di euro (+85,5% rispetto ai primi nove mesi del 2012).
“Tale risultato - fa sapere Acea - è stato raggiunto essenzialmente grazie al forte miglioramento conseguito dalla capogruppo in seguito all’implementazione di un'efficace politica di controllo e riduzione dei costi e al positivo contributo di tutte le aree di business”. Il cda di Acea ha intanto avviato la procedura, al fine della distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario 2013 nella misura di 0,25 euro per azione.
La distribuzione dell’acconto sul dividendo ordinario 2013 è subordinata al rilascio, da parte della Società di revisione Reconta Ernst & Young, del parere previsto. Il 5 settembre, Acea ha concluso con successo il collocamento di un prestito obbligazionario per un importo complessivo di 600 milioni di euro, scadenza 12 settembre 2018, cedola lorda annua pari al 3,75%, destinato esclusivamente a investitori istituzionali dell’Euromercato. Il collocamento ha ricevuto richieste per circa 4 miliardi di euro.