Acqua, PD contro la Regione Lombardia: “Con le infrastrutture al collasso, si continua a rinviare”
I democratici chiedono all’assessore Terzi di puntare a un’operazione finanziaria già adottata dal Veneto
“Con l'emergenza che incombe su tutti i Comuni lombardi, Regione Lombardia usa ancora i verbi troppo al futuro quando parla di interventi per il servizio idrico integrato”. Non è soddisfatta Laura Barzaghi, consigliera regionale del Pd e componente della Commissione Ambiente, della risposta ricevuta alla sua question time sul tema, durante la seduta del Consiglio regionale.
L’esempio del Veneto - “Portando l'esempio degli effetti tangibili ottenuti dalla Regione Veneto, dal 2014 a oggi, grazie all'operazione della finanziaria regionale Veneto Sviluppo e chiamata Hydrobond, chiedevamo a che punto sono gli studi di Finlombarda che dovrebbero favorire l'accesso, anche per i gestori lombardi del servizio idrico integrato, ai finanziamenti messi a disposizione dalla Banca europea degli investimenti, la Bei, per il settore idrico - spiega Barzaghi -. Poiché erano stati sollecitati da Regione Lombardia nel 2014, volevamo sapere entro quale termine saranno portati finalmente a conclusione con risultati equiparabili”.
La risposta dell'assessore regionale all'Ambiente Terzi non è stata quella che la Barzaghi e il Pd si aspettavano: "Intanto è tutto declinato al futuro, quindi non si tratta di interventi immediati, mentre c'è urgenza di dotare gli Ato di risorse. Secondo, grave aspetto, a fronte di relazioni che arrivano dal territorio che parlano di minimo 3 miliardi di euro necessari a iniziare i lavori, l'assessore ha parlato di un 1 miliardo di opere cantierabili. Ma qui le infrastrutture sono al collasso, le acque sotterranee a rischio, le infrazioni europee incombono. E in questo caso il Governo non c'entra nulla: dobbiamo cucinare tutto in Regione Lombardia. Velocemente”.