Acqua pubblica. Daga (M5S) propone una serie di emendamenti alla legge di bilancio 2021
La deputata punta alla costituzione di un’agenzia nazionale del settore idrico e all’estensione di competenze, anche per quanto riguarda gli interventi, degli enti di gestione pubblica
Torna alla ribalta il tema dell’acqua pubblica, caposaldo dei 5 stelle, e in particolare di Federica Daga, front woman della ripubblicizzazione degli asset idrici in sede parlamentare dopo il referendum del 2011. Ebbene, la deputata ha presentato una serie di emendamenti alla legge di bilancio 2021 in sede di discussione alla Commissione Bilancio della Camera che ha di nuovo suscitato allarme tra le utility.
Cosa propone Daga nei suoi emendamenti? Come evidenziato in una lettera inviata da Utilitalia - la federazione dell’industria idrica - al viceministro dell'Economia e Finanze Antonio Misiani, qualora venissero approvati i provvedimenti reintrodurrebbero alcuni punti salienti della proposta di legge sull’acqua pubblica: la costituzione di un’agenzia nazionale di settore, l’estensione delle competenze anche in materia di realizzazione di interventi degli EGA, quegli gli organismi individuati dalle Regioni per ciascun Ambito Territoriale Ottimale ai quali partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni ricadenti nell'ATO e ai quali è trasferito l'esercizio delle competenze dei Comuni stessi in materia di gestione delle risorse idriche.
Si tratta di proposte – fa notare Utilitalia, che chiede al Governo di respingerli – che inciderebbero negativamente sull’intera industria in un momento storico come quello attuale, in cui è possibile un rilancio degli investimenti, anche trainati dall’eventuale utilizzo dei fondi del recovery fund.