Acqua del rubinetto, in Lombardia è boom di consumi
Aqua Italia presenta i dati della nuova ricerca relativi alla "propensione al consumo di acqua del rubinetto, trattata e non, in Lombardia"
Aqua Italia è da sempre in prima linea per promuovere una moderna cultura dell'acqua e, in quest'ottica, dal 2006 svolge periodicamente una fotografia del consumo dell'acqua del sindaco in Italia. In particolare, per quanto riguarda la Lombardia, dalla ricerca emerge che l'82,7% dichiara di bere acqua del rubinetto, trattata e non.
Di questi, ben il 41% sceglie l'acqua a km zero abitualmente, e nel dettaglio, il 29,9% dichiara di berla sempre, l'11,4% quasi sempre mentre il 30,4% la beve occasionalmente. I principali motivi per cui la preferiscono alla cugina in bottiglia sono la comodità (34,7%) seguita dalla bontà (26%) e dai maggiori controlli (24,3%).
In particolare poi, il 19% degli intervistati dichiara di avere almeno un dispositivo di trattamento dell'acqua nella propria abitazione. Al primo posto si trovano gli apparecchi con sistema ad osmosi inversa per produrre acqua a bassa salinità, scelti dal 7% degli intervistati, seguiti con un certo scarto dalle caraffe filtranti che si attestano al 4,2%. Tra tutti coloro che posseggono un trattamento dell'acqua domestico, il 44,4% ha dichiarato di aver sottoscritto un abbonamento di manutenzione periodica per lo stesso.
E fuori casa? Sempre più esercizi commerciali quali alberghi, bar e ristoranti offrono acqua potabile del rubinetto "trattata" ai propri clienti. Il 27,8% dei lombardi la beve già abitualmente e il 51,6% la berrebbe qualora gli venisse offerta.
Infine, si è indagato sul fenomeno dei Chioschi dell'Acqua, l'evoluzione delle antiche fontanelle che oggi erogano a seconda della tipologia acqua refrigerata, gasata o filtrata. Usa o userebbe il servizio (qualora lo proponesse il comune di riferimento) il 45,5% degli intervistati, mentre tra i residenti in Comuni che non hanno proposto il servizio, solo il 2% in caso di attivazione non aderirebbe ugualmente.