Acque Potabili, la perdita netta si riduce a 642mila euro nel terzo trimestre
La perdita nel terzo trimestre di Acque Potabili è stata attenuata dagli adeguamenti tariffari previsti dalle delibere dell'Autorità dell'energia
Acque Potabili ha chiuso il terzo trimestre dell'anno con ricavi consolidati pari a 55,5 milioni di euro rispetto ai 57 dell'analogo periodo del 2013, un ebitda di 10,6 milioni contro i 10,5 del periodo di riferimento, un ebit a 903 mila euro (-2,4 milioni III trimestre 2013) e una perdita netta di 642 mila euro contro un rosso netto di 2,9 milioni di euro.
Tali risultati, spiega la società, recepiscono positivamente gli effetti congiunti delle azioni strategiche di consolidamento delle concessioni all'interno delle gestioni d'ambito e degli adeguamenti tariffari previsti dalle delibere dell'Autorità dell'energia, che hanno consentito di attenuare gli effetti negativi dovuti ai minori volumi idrici erogati. In miglioramento la posizione finanziaria netta, che risulta a -28,9 milioni rispetto ai -33,2 del giugno scorso e a -30,3 di fine 2013. Il Cda di Acque Potabili ha nominato il nuovo organismo di Vigilanza composto da Roberto Frascinelli (presidente), Armando Manzoni e Ernesto Carrera.