Acque Potabili: via libera degli azionisti alla fusione in Sviluppo Idrico
Il rapporto di concambio dell'operazione di fusione è pari a 0,212 azioni ordinarie Sviluppo Idrico del valore nominale di 1 euro ciascuna per ogni azione ordinaria Sap del valore nominale di 0,10 euro ciascuna, senza conguagli in denaro
Via libera dell'assemblea degli azionisti di Acque Potabili (Sap) alla fusione per incorporazione in Società Sviluppo Idrico, controllata pariteticamente da Iren Acqua Gas e da Società Metropolitana delle Acque Torino. Una volta efficace la fusione, tutte le azioni Sap verranno annullate con azioni ordinarie di Società Sviluppo Idrico. Il rapporto di concambio dell'operazione di fusione è pari a 0,212 azioni ordinarie Sviluppo Idrico del valore nominale di 1 euro ciascuna per ogni azione ordinaria Sap del valore nominale di 0,10 euro ciascuna, senza conguagli in denaro. Inoltre, ai fini del concambio, nel contesto del perfezionamento della fusione, Società Sviluppo Idrico procederà all'aumento del proprio capitale sociale per massimo 5.633.096 euro, in via scindibile, mediante l'emissione di massime 5.633.096 azioni ordinarie di nuova emissione determinate tramite arrotondamento per eccesso e all'annullamento di tutte le azioni ordinarie Sap di proprietà di Società Sviluppo Idrico.
Agli azionisti di Acque Potabili che non abbiano concorso alla deliberazione di fusione, in quanto assenti, dissenzienti o astenuti, spetterà il diritto di recesso, in relazione a tutte o parte delle azioni possedute.
Agli azionisti che abbiano invece esercitato il diritto di recesso sarà riconosciuto un corrispettivo in denaro pari a 1,105 euro per azione, calcolato sulla base della media aritmetica (calcolata da Borsa Italiana) dei prezzi di chiusura nei sei mesi precedenti la pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'assemblea chiamata a deliberare sul progetto di fusione.
L'operazione di fusione è finalizzata, da un lato, alla revoca delle azioni Sap dalla quotazione sul mercato telematico azionario, mentre sotto il profilo industriale la fusione mira a superare i limiti connessi alla gestione frammentata delle concessioni attualmente in capo a Sap mediante il raggiungimento di una gestione integrata delle concessioni di cui Sap è titolare, congiuntamente con le concessioni attualmente gestite in via autonoma da Iren Acqua Gas e SMAT.