Il comune di Cutigliano chiede il fallimento di Gaia, il gestore idrico toscano
Il gestore idrico Gaia deve rimborsare ad oltre quaranta comuni toscani 76 milioni di debiti per interventi sulla rete idrica, anticipate dagli enti e mai restituito dal gestore
Il Comune pistoiese di Cutigliano ha chiesto il fallimento della società Gaia. L’istanza è stata presentata la scorsa settimana al Tribunale su incarico della giunta guidata dal sindaco Tommaso Braccesi. Cutigliano - leggiamo su Il Tirreno - è il primo Comune a presentare istanza di fallimento verso Gaia spa, che dal 2005 gestisce il servizio idrico in oltre quaranta comuni toscani, ai quali deve rimborsare 76 milioni di debiti complessivi inerenti a rate di mutui per investimenti e spese per interventi sulla rete idrica anticipate dagli enti e che il gestore non ha mai restituito.
Per Cutigliano il credito ammonta a 730.000 euro. Tanti, troppi soldi, specie per un Comune di 1.500 anime, già afflitto da un indebitamento strutturale di bilancio, e tuttavia agevolato nel presentare istanza di fallimento a Gaia spa dal fatto di non esserne socio, a differenza di molti altri Comuni toscani, anche di grandi dimensioni. “L’istanza di fallimento – spiega Braccesi – rientra nella strategia legale che Cutigliano ha intrapreso da tempo per cercare di riscuotere questo credito che sta causando enormi problemi di liquidità”.