Crisi Egea, Iren acquisisce la metà della newco che dovrebbe salvarla
Iren disporrà sia di un’opzione call della durata di quattro anni, sia della facoltà di sottoscrivere un aumento di capitale
Iren ha firmato un accordo di investimento vincolante per l’acquisizione di una quota pari al 50% del capitale sociale di una newco, in cui saranno trasferiti i rami operativi di Egea Spa, Egea Commerciale ed Egea Produzioni e Teleriscaldamento. L’intesa nasce dopo la trattativa posta in essere esclusiva fra le parti, in seno alla procedura negoziata di gestione della crisi del Gruppo.
L’operazione nel dettaglio
La newco sarà partecipata da Iren al 50% attraverso un aumento di capitale di 85 milioni di euro che Iren sottoscriverà e libererà al closing dell’operazione, e per l’altro 50% da una midco, il cui capitale sociale sarà interamente detenuto da Egea Spa. Iren disporrà sia di un’opzione call della durata di quattro anni, esercitabile dal 31 marzo 2025, per acquisire la quota di partecipazione detenuta da midco, sia della facoltà, a partire dal 1 gennaio 2025, di sottoscrivere un aumento di capitale riservato pari a 42,5 milioni di euro, che porterebbe la quota di Iren al 60% di newco, per dare seguito ad ulteriori investimenti di sviluppo, in via prevalente, nel teleriscaldamento e nel servizio idrico integrato.
Il perimetro della newco
Nell’ambito dell’operazione, utilizzando parte delle risorse dell’aumento di capitale di Iren al closing, newco acquisirà altresì da Lighthouse Terminals (società del fondo iCON Infrastructure) il 100% di Lime Energia, società che detiene le partecipazioni di minoranza del 49% in alcune società del gruppo Egea, andando così a detenere il 100% di Ardea (illuminazione pubblica), Reti Metano Territorio (distribuzione gas) e Tlrnet (teleriscaldamento). Le principali attività ricomprese nel perimetro acquisito sono rappresentate da un portafoglio di circa 200mila clienti gas ed energia elettrica, dalle reti di teleriscaldamento di taluni Comuni piemontesi, tra cui Alba ed Alessandria, dal servizio di illuminazione pubblica su Comuni nella provincia di Cuneo, dal servizio di raccolta rifiuti in circa 290 Comuni situati nelle regioni Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio e Sardegna per un totale di 1,2 milione abitanti serviti, dal servizio idrico integrato a favore di 300mila abitanti soprattutto presso l’ato 4 cuneese, dal servizio di distribuzione gas con più di 50mila punti di riconsegna (pdr) nei territori del Piemonte e della Lombardia e dalla generazione elettrica tramite fonti rinnovabili, quali impianti fotovoltaici, biogas e biometano.
Il perimetro della newco evidenzia un ebitda ordinario atteso nell’intervallo di 50 - 55 milioni di euro ed una pfn attesa – immediatamente a valle della ristrutturazione del debito collegata alla composizione negoziata della crisi - pari a circa 170 milioni di euro. Le poste relative alla pfn attesa, al capitale circolante, al fondo trattamento di fine rapporto e ai fondi rischi previsti nell’ambito dell’operazione e adeguati a valle della due diligence, determinano la pfn adjusted che dovrà essere contenuta entro il limite massimo di 220 milioni di euro.
Il closing dell’operazione è subordinato all’avveramento di alcune condizioni sospensive, tra cui, in particolare, la sottoscrizione degli accordi di ristrutturazione del debito tra le società del gruppo Egea interessate e i creditori, l’attestazione e l’omologa degli stessi ai sensi del codice della crisi, l’ottenimento delle autorizzazioni antitrust e golden power e la verifica del rispetto della pfn adjusted massima contrattualmente prevista prima del perfezionamento dell’operazione.
Le parole di Dal Fabbro
Luca Dal Fabbro, presidente di Iren dichiara: “Con la firma poniamo le prime basi di un nuovo capitolo per la società Egea. Iren interverrà con il know-how, le best-practice e le capacità gestionali per rilanciare le attività industriali di Egea, a testimonianza di una forte responsabilità nei confronti dei territori piemontesi in cui è presente, garantendo i livelli occupazionali e, quindi, il futuro dei dipendenti. Il percorso avviato permetterà al gruppo Iren, una volta conclusa positivamente l’operazione con l’avveramento delle condizioni contrattuali firmate, di gestire l’azienda, auspicabilmente entro l’estate, con le migliori pratiche manageriali e ESG e di espandere le attività nel Basso Piemonte, rafforzando la presenza in una importante area regionale e crescendo nelle linee di business core della società. Le attività oggetto dell’operazione, infatti, potranno integrarsi perfettamente nel portafoglio di business di Iren con prevalenza di attività regolate (idrico, teleriscaldamento e ambiente) e quelle a mercato (clienti) e sulle quali Iren prevede importanti piani di sviluppo, migliorando la qualità dei servizi. Come dichiarato durante la presentazione dei risultati 2023, la solidità patrimoniale del gruppo Iren ci consentirà di sostenere l’esborso per l’acquisto della quota del 50% mantenendo il rapporto Ifn/Ebitda del 2024 non superiore a 3,4x e gli investimenti di sviluppo sosterranno la crescita del gruppo in modo compatibile con la nostra disciplina finanziaria.”