Decreto bollette: ecco cosa prevedono le misure del Governo per contrastare il caro energia
Prevista la conferma della riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e la proroga dell’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas
Il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto legge per fronteggiare il caro bollette. Questo provvedimento è stato adottato per contrastare i rincari del settore energetico, soprattutto a sostegno delle famiglie bisognose.
I provvedimenti
Le misure adottate includono la conferma della riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per gli usi civili e industriali per il terzo trimestre (dal 1° luglio al 30 settembre 2023), la proroga dell’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e dell’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano.
Inoltre, il bonus sociale rafforzato per gli sconti sulle bollette di luce e gas è stato prorogato fino al 30 settembre 2023 per le famiglie meno abbienti con un Isee fino a 15mila euro. La soglia Isee per l’accesso al bonus sociale da parte delle famiglie numerose (con almeno 4 figli) è stata confermata fino al 31 dicembre 2023 ed è passata da 20 a 30mila euro dal 1° aprile scorso. Complessivamente, sono stati stanziati circa 800 milioni di euro per queste misure.
I commenti
Il ministro dell’ambiente, Gilberto Pichetto, ha dichiarato che il decreto bollette è un sostegno a cittadini e imprese nella difficile congiuntura energetica. Assoutenti ha apprezzato la proroga del bonus sociale e l’estensione fino a settembre del taglio dell’Iva sul gas e dell’azzeramento degli oneri generali di sistema, ma ha chiesto al governo di intervenire sui prezzi al dettaglio che continuano a crescere in alcuni settori come gli alimentari.
Per Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori: "Si evita solo l'ulteriore peggioramento di togliere a partire da luglio l'Iva ridotta al 5% sul gas, mentre per l'azzeramento degli oneri si tratta solo di uno slogan, una misura priva di veri effetti sulle tasche degli italiani dal momento che quello che contava era lo sconto di 31,24 cent a metro cubo sulla componente UG2 degli oneri di sistema, ormai tolto, con una stangata per una famiglia tipo pari a 459 euro su base annua".