Decreto misurazione rifiuti, Utilitalia: “ora il decreto per la tariffa corrispettiva"
Ad undici anni dalla pubblicazione del testo unico ambientale mancano ancora i criteri generali per la determinazione della tariffa
Utilitalia, la federazione che riunisce i gestori dei servizi idrici energetici e ambientali, esprime apprezzamento sul decreto del Ministero dell'Ambiente rivolto ai comuni, che detta alcuni criteri per realizzare un sistema di "misurazione della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico”.
Per la federazione è "un primo passo che contribuisce positivamente al tentativo di fare chiarezza in un sistema di norme purtroppo spesso contraddittorie". Con il regolamento che discende dal comma 667 dell'art. 1 della Legge di Stabilità 2014, "vengono, dopo anni di sostanziale immobilismo o addirittura di involuzione, poste le basi per addivenire ad una completa definizione dei criteri per la realizzazione di un sistema di tariffa commisurata al servizio reso, gestita dalle imprese, e rispondente al principio europeo "chi inquina, paga".
Utilitalia tuttavia sottolinea come il cammino ora intrapreso sia tutt'altro che un traguardo finale. Ad undici anni dalla pubblicazione del cosiddetto testo unico ambientale "manca ancora il decreto previsto dal comma 6 dell'art. 238 del D.Lgs. 152/06 che dovrebbe determinare i criteri generali per la definizione delle componenti dei costi e per la determinazione della tariffa".
Su questo tema la Commissione Tariffa di Utilitalia ha fornito una proposta articolata e chiara: è necessario dare indirizzi normativi che consentano lo sviluppo di una tariffa corrispettiva in luogo della tassa. Perché questo avvenga, è necessario che il nuovo sistema sia chiaramente connotato rispetto ad altre forme di prelievo rispondendo sostanzialmente ad alcuni principi fondamentali: una tariffa equa, trasparente, flessibile, affidabile, sostenibile, omogenea ed efficace.
Lo sviluppo di un sistema tariffario per i servizi di igiene ambientale, in luogo della tassa di impostazione patrimoniale, nelle varie forme succedutesi in maniera piuttosto caotica negli ultimi anni, è considerato da Utilitalia fondamentale per favorire una gestione industriale del settore, per rendere più trasparente il servizio e responsabilizzare i vari attori coinvolti (istituzioni, cittadini/utenti e imprese di gestione).
Le molte aree del Paese che avevano applicato un sistema tariffario - sulla base delle direttive del decreto 22/97 in un primo momento e del decreto 152/06 successivamente - avevano vissuto una positiva evoluzione dei servizi di gestione dei rifiuti, ponendo le basi per successivi ulteriori miglioramenti verso il perseguimento del principio europeo del "chi inquina paga".
È anche in quest'ottica che Utilitalia continua a ribadire la necessità di un'Autorità di regolazione nazionale alla stregua di quanto realizzato per gli altri servizi pubblici a valenza industriale, che attraverso la regolazione del sistema tariffario garantisca la gestione industriale dei rifiuti in modo efficace ed economicamente sostenibile.