Depurazione: Giugni, da ritardi danno ambientale e di immagine
Il Commissario al Forum Acqua Legambiente: “Su riuso irriguo reflui c’è potenziale enorme, ma serve quadro normativo comune”
“La sanzione europea scesa a 45 milioni l’anno per la mancata depurazione resta un problema, ma limitato rispetto al danno prevalente: quello ambientale e d'immagine. Ci sono aree prossime a mare di grande pregio ambientale senza fognatura e depurazione. E quando ci confrontiamo con le istituzioni europee, ci chiedono sempre conto del mancato adeguamento alla Direttiva di riferimento, che risale al 1991". Così Maurizio Giugni, Commissario Unico per la Depurazione, intervenendo alla IV edizione del Forum Acqua della Legambiente, organizzata a Roma ("L'impronta idrica come strumento di adattamento alla crisi climatica").
Il lavoro del commissario
Nel corso del suo intervento, Giugni ha ricordato il lavoro della Struttura, impegnata in 99 interventi incentrati prevalentemente in Sicilia, Calabria e Campania. Sul tema dell’innovazione, ha evidenziato il Commissario, la Struttura “può dare una mano sul fronte del riuso dei reflui depurati, tema su cui in Italia c’è un enorme potenziale, visto che ad oggi - ha ricordato Giugni - sono circa 150 gli impianti che prevedono o sono prossimi ad avviare il riuso irriguo dei reflui, su un totale di circa 18.000 depuratori”. “C'è bisogno – ha proseguito - di creare un quadro normativo comune, in linea con quanto dice l’Europa, prevedendo misure di stoccaggio, convogliamento, come anche affrontando il tema della tariffazione. Il riutilizzo – ha aggiunto Giugni – può essere considerato esternalità ambientale e ciò può contribuire a riequilibrare il rapporto tra costi e benefici”. “Altra cosa – ha osservato Giugni – è invece la valorizzazione dei fanghi di depurazione, centrale nell’economia circolare, che richiede tecnologie innovative non previste nell’attività del Commissario. Anche su questo tema, il Water Service Divide e le gestioni in economia di molte realtà, specialmente al Sud, influiscono negativamente”.