Ecco cosa prevede il progetto finale del termovalorizzatore di Roma
Si andrà oltre i 700 milioni preventivati, le ecoballe viaggeranno prevalentemente su rotaia. L’impianto ACEA dovrebbe vedere la luce entro il 2026, trattando ogni anno 600mila tonnellate di indifferenziata
È pronto per essere spedito il progetto definitivo per il termovalorizzatore di Roma a Santa Palomba. Nei giorni scorsi si sono riuniti i consiglieri di amministrazione di Acea e della sua controllata Acea Ambiente che hanno concordato gli ultimi aspetti e approvato "la proposta rimodulata del progetto Wte, per il termovalorizzatore" da inviare al Comune.
Cresce l’investimento
Nelle scorse settimane è andato in scena un confronto serrato tra la multiutility e il Campidoglio per definire gli aspetti tecnici ed economici dell'opera. Da una parte è stato ampliato l'investimento, ben oltre i 700 milioni di euro preventivati inizialmente, dall'altra ci si è accordati tra le parti su un canone di conferimento dei rifiuti che consenta da una parte al costruttore e gestore di rientrare dall'investimento, dall'altro al Comune di contenere la tariffa dei rifiuti. Secondo il piano già discusso con il Comune, portare "su ferro" ogni anno 600mila tonnellate di rifiuti indifferenziati e scarti della differenziata al futuro termovalorizzatore, l’immondizia (stoccata in ecoballe) dovrebbe essere caricata su treni che dalla stazione di Santa Palomba arriveranno, attraverso binari già esistenti, dentro la grande area industriale a un centinaio di metri dal futuro termovalorizzatore di Roma. Quindi, per colmare questo piccolo tratto di distanza, un trasbordo dell'immondizia su mezzi dedicati fino ad arrivare all'impianto.
La messa a gara
Prossimo step a metà novembre la messa a gara. Nei desiderata del sindaco Gualtieri, la prima linea dell'impianto di incenerimento e trasformazione dei rifiuti in energia dovrebbe vedere la luce entro il 2026, trattando ogni anno 600mila tonnellate di indifferenziata. Il sito, lo ricordiamo, verrà realizzato con la formula del project financing: il committente e il proprietario del sito resta il Comune di Roma, il privato lo costruisce e lo gestisce in concessione.