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Ecco perché Roma e Siracusa hanno rischiato di non avere bus a metano (e in Sicilia ci sono riusciti)

where Roma when Gio, 22/02/2024 who roberto

La guerra tra aziende rivali nella capitale per 244 autobus a gas per il Giubileo e l’addio della città siciliana ai fondi a causa del ritardo nell’espletamento della gara

Se un piccolo errore formaleautobusiveco_0.jpg ha rischiato di far saltare a Roma un’assegnazione a mezzo gara per la fornitura di 244 autobus alimentati a metano, poi risolto con la vittoria del rivale, a Siracusa i ritardi nell’aggiudicazione di una gara ha fatto perdere un finanziamento di 2,5 milioni di euro per l’acquisto di 10 bus sempre a metano. Storie di appalti con esiti diversi che per la capitale potevano determinare un vero e proprio disastro in vista del Giubileo e che alla città siciliana ha fatto saltare per problemi di cattiva amministrazione il finanziamento dei mezzi.
 
Cos’è successo a Roma
Una sentenza del Tar del Lazio ha annullato il provvedimento per la fornitura di 244 autobus alimentati a metano. Dovevano servire pe il trasporto pubblico della capitale pronti per l'Anno Santo. Un appalto dal valore di circa 181 milioni di euro. La gara era stata assegnata all'azienda polacca Solaris Italia e il ricorso è stato presentato dalla rivale Romana Diesel, concessionaria di Iveco. Il motivo è legato a un errore nella presentazione dell'autobus di prova da parte della Solaris: in sostanza, questo veicolo avrebbe dovuto possedere le caratteristiche essenziali del veicolo indicato nell'offerta tecnica e invece in prova è stato spedito un mezzo che non aveva dettagli ritenuti fondamentali, come il numero di porte. Insomma, è stato inviato un mezzo con due porte e non con tre. Secondo il Tar "la mancanza del requisito delle tre porte non può che condurre all'esclusione del concorrente". La gara, bandita da Giubileo 2025 Spa, serviva a fornire ad Atac nuovi veicoli per il trasporto pubblico locale. Un bando da 181 milioni e 306 mila euro complessivi, iva esclusa, così suddivisi: 75 milioni e 899 mila euro per i 255 autobus a metano e 61 milioni per il servizio “full service” per 10 anni. Poi, ci sono altri 43 milioni e 919 mila euro per la fornitura opzionale di altri 78 mezzi.
Una soluzione alla vicenda è però arrivata con una nuova sentenza del Tar Lazio che ha stabilito in questi giorni che non sarà la Solaris Italia a realizzare 244 autobus a metano da 12 metri e a garantirne la manutenzione per 10 anni, bensì la Romana Diesel, la concessionaria di Iveco rivale e già impegnata con Roma per la fornitura di 110 bus elettrici. Resta, invece, in capo a Solaris la gara vinta per 110 autobus ibridi da 18 metri.
 
Che cos’è successo a Siracusa
Nel corso di un question time in comune si è saputo che Siracusa ha perso 2,5 milioni di euro di finanziamenti per l’acquisto di dieci autobus a metano che sarebbero stati fondamentali per incrementare la flotta di bus in città, consentendo anche di aumentare, ad esempio, la frequenza e fornendo un servizio più affidabile e puntuale. L’assessore ai trasporti Vincenzo Pantano ha spiegato che dei due lotti finanziati per l’acquisto di 6 e 4 bus di diversa tipologia, dopo l’aggiudicazione della fornitura del primo lotto a seguito di procedura Consip, l’aggiudicataria ha comunicato l’impossibilità della fornitura nei termini per la carenza delle materie prime di costruzione legata alle vicende internazionali che hanno bloccato i mercati dal 2020 in poi. Di conseguenza non si è proceduto nemmeno per il secondo lotto, atteso che nessuna ditta poteva assicurare la fornitura nei termini richiesti da Agenda Urbana ai fini della rendicontazione.
Stando invece alle accuse delle opposizioni, il Pd rileva che il mancato affare deriva dal ritardo nell’espletamento della gara ed il non aver trovato soluzioni utili dalla parte dell’assessorato a sopperire l’impossibilità della società aggiudicataria di procedere, facendo scadere quindi i termini del 31 dicembre 2023. Per un altro esponente dell’opposizione, Carlo Gradenigo di Lealtà&Condivisione, “l’incubo così è diventato realtà, abbiamo mandato indietro 2.5 milioni di euro stanziati nel 2020 con Agenda Urbana, disponibili per il Comune di Siracusa già dal febbraio del 2021. Due anni di tempo, 48 mesi per poter acquistare da una qualunque azienda europea tramite un bando internazionale 10 nuovi bus a metano che confrontati alle 10 attuali linee di trasporto Sais (escludendo quella del cimitero) avrebbero dovuto raddoppiare il numero di mezzi circolanti dimezzando i tempi di attesa con minori emissioni di sostanze inquinanti nell’aria, rispetto agli attuali bus a gasolio”.

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