Energia: asta gas a Prato, perquisizioni Gdf, tre indagati
L’accusa che coinvolge le aziende partecipate di Estra, Consiag ed Estra Reti è di turbativa e abuso di posizione dominante
Perquisizioni e sequestri del Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza a Prato, nelle aziende partecipate di Prato, Estra, Consiag ed Estra Reti, riguardo ad un'inchiesta maturata sulla gara per la distribuzione del gas metano in città. L'indagine, nata da una denuncia del sindaco di Prato Roberto Cenni, vede indagati i vertici delle tre società. Tre, al momento, le persone che risultano iscritte nel registro per turbativa d'asta e abuso di posizione dominante. I tre indagati, fa sapere Il Fatto Quotidiano, sono i vertici delle rispettive società. Le perquisizioni sono state fatte nelle loro abitazioni private e nei loro uffici. Sequestrato materiale informatico, cd, documenti cartacei e computer. L'indagine sarebbe partita a seguito di contenziosi civili e amministrativi che hanno riguardato il bando di gara. Inoltre, secondo quanto appreso, il sindaco Cenni alcuni mesi fa avrebbe consegnato al procuratore di Prato, Piero Tony, atti e delibere relativi al bando della gara per la distribuzione del gas in città emesso dallo stesso Comune di Prato. Tra i vari motivi dei contrasti, che da circa quattro anni, oppongono fra loro il Comune di Prato e gli altri Comuni fra Firenze e Prato, in particolare quelli soci di Consiag, c'è quello sulla circostanza che il Comune di Prato abbia emesso un autonomo bando d'asta comunale per la distribuzione del gas.
La società si dice serena e fiduciosa nell'operato della magistratura: “L'aggiudicazione della gara - si legge in una nota - è stata sospesa, in attesa del giudizio di merito del Tar della Toscana, conseguente ad un ricorso da parte di Estra. Le aziende già da tempo hanno esposto le proprie ragioni nella convinzione di aver correttamente operato in ambiti delicati e soggetti a continue novità: normative, regolamentari, interpretative”.