Dieci indagati nell’inchiesta sui disastri ambientali della centrale Tirreno Power di Vado Ligure
Dalla perizia depositata in estate, secondo la procura, risulta “un danno per la salute” derivante dall’impianto di Gdf-Suez e Sorgenia
C’è una svolta nell’inchiesta sulla centrale elettrica Tirreno Power di Vado Ligure, condotta dalla procura di Savona, che ha iscritto nel registro degli indagati una decina di nomi per disastro ambientale. Tra le persone coinvolte nell’indagine, ci sarebbero oltre ai dirigenti e ai tecnici della Tirreno Power responsabili della produzione di energia elettrica con il carbone anche tecnici e amministratori pubblici, colpevoli secondo la procura, di non aver vigilato sulle conseguenze sulla salute delle persone che abitano vicino all’impianto e sull’ambiente.
Dalle perizia depositata in estate, secondo la procura, risulta “un danno per la salute”. L’altro filone per omicidio colposo e lesioni colpose contro ignoti, da cui era scatta l’inchiesta nel 2011, è invece in attesa delle risultanze di analisi epidemiologiche che valutino la causalità tra decessi ed emissioni della centrale.
A gestire l’impianto ligure è la Tirreno Power, partecipata da Gdf Suez (al 50 per cento), da Sorgenia (al 39 per cento) , da Iren e da Hera (entrambi con il 5,5 per cento).