Gas-acqua, rinnovato il contratto nazionale
Dopo un anno e mezzo di trattative, è stato concluso l'accordo di rinnovo per il triennio 2016-2018. Aumenti complessivi per 68 euro
Dopo un anno e mezzo di trattative, è stato concluso l'accordo di rinnovo per il CCNL Gas-acqua per il triennio 2016-2018. In uno scenario privo di riferimenti interconfederali e di bassa inflazione, le parti sono riuscite a trovare un'intesa positiva attraverso la semplificazione e l'aggiornamento di un CCNL moderno e rispondente alle esigenze del settore, sia per il settore gas sia per il settore idrico.
Le Associazioni imprenditoriali stipulanti annoverano tra i principali obiettivi raggiunti: il completamento della costruzione del CCNL unico Gas-Acqua con il superamento delle ultime discipline previgenti; il potenziamento e la specializzazione della contrattazione di secondo livello con nuove materie delegate dal CCNL; la riscrittura delle normative in tema di mercato del lavoro ed in particolare della disciplina dell'apprendistato professionalizzante, in attuazione delle deleghe del Jobs Act; la completa revisione del codice disciplinare alla luce delle evoluzioni legislative, tecnologiche e sociali intervenute negli ultimi anni; il superamento delle residue indennità contrattuali ormai obsolete e non in linea con gli apporti professionali; l'avvio della costituzione dell'Organismo Paritetico Nazionale sulla salute, sicurezza e ambiente; la nuova procedura di conciliazione per le controversie; l'obbligo di programmazione dei permessi per disabilità; il riconoscimento dei congedi per le unioni civili; la frazionabilità dei congedi parentali.
Per la parte economica è stato previsto un aumento complessivo di euro 68 sui minimi, erogati in due tranche, di 40 euro a maggio 2017 e di 28 euro ad aprile 2018.
E' stato inoltre valorizzato il welfare contrattuale, mediante il riconoscimento di una quota di 5 euro al mese per il 2017, che diventano 10 euro nel 2018. Viene infine incentivata la produttività aziendale mediante destinazione di 11 euro mensili alla retribuzione variabile di produttività. L'aumento complessivo a regime del rinnovo è pari a 89 euro, con un montante di 1756 euro, comprensivi del salario destinato al welfare ed alla produttività.
In tema di minimi e di recupero dell'inflazione, è da sottolineare che si è privilegiata una strada diversa da quella percorsa da altri settori, confermando un modello contrattuale dell'energia e dei servizi a rete, che prevede gli aumenti dei minimi legati all'inflazione prevista per il triennio 2016-2018 e la verifica a consuntivo nel mese di giugno 2019 per il conglobamento sui minimi della quota di produttività.