Hera al sicuro per la fornitura di gas anche con la crisi Ucraina
Nessuna preoccupazione in Italia sul versante della fornitura di gas per Hera qualora i rubinetti russi si chiudessero. Lo dice il presidente Tommasi di Vignano
Nessuna preoccupazione in Italia sul versante della fornitura di gas qualora i rubinetti russi si chiudessero per la crisi ucraina. Lo ha assicurato il presidente del gruppo Hera, Tomaso Tommasi di Vignano, che a Udine è intervenuto a una conferenza stampa di bilancio a sei mesi dall'entrata nel patto di sindacato del gruppo del Comune di Udine con l'ex-Amga e una quota di quasi il 3%.
“La disponibilità di gas del mercato in questo momento - ha detto Tommasi di Vignano - è più elevata del consumo e quindi sotto questo profilo non corriamo rischi. Il gruppo, inoltre - ha proseguito - ha sempre disposto di una società di trading che è da sempre presente su tutti i mercati internazionali, quindi è in grado di valutare le migliori opportunità e soprattutto di diversificare le fonti".
”Abbiamo impegni e possibilità di utilizzo di gasdotti che non sono ancora realizzati, come il Tap dal Caucaso alla Puglia - ha concluso - e per la parte del contratto commerciale sulla materia prima anche noi avremo la nostra quota, pari a circa 300.000 milioni di metri cubi".