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Dividendo utility elargito il 2 giugno, vale 65% cassa holding

Si conferma strategica la partecipata Hera per la casse di Rimini Holding, la scatola delle partecipate del comune amministrato dal sindaco Andrea Gnassi (Pd). Provata negli ultimi anni dal crac della società aeroportuale Aeradria e tuttora dal piano di finanziamento del nuovo palazzo dei congressi, rivisto con l'apertura ai privati, la spa dell'amministratore unico Umberto Lago continua tuttavia a distribuire dividendi, soprattutto grazie all'utility dei servizi. Il 2 giugno è stata staccata la cedola per i comuni azionisti di Hera: è uguale a quella dell'anno scorso, essendo stata confermata la distribuzione di un dividendo pari a nove centesimi di euro per azione. A Rimini holding, che possiede 24.085.208 Azioni di Hera, spettano 2.167.668,72 euro (nel bilancio di esercizio 2012 il dividendo, arrotondato, ammontava a 2.167.669). E “complessivamente, i dividendi che Rimini holding incassa dalle sue partecipate dovrebbero ammontare, per il 2014, a 3.293.000 euro”, spiega l'assessore al bilancio del comune, Gian Luca Brasini. Dunque, quello pagato da Hera rappresenta ben il 65% dei dividendi incassati in totale dalla holding riminese. Dopo Hera, la partecipata che assicura il dividendo più corposo è Romagna Acque-società delle fonti con 893.000 Euro, dunque meno della metà rispetto all'utility.