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Il proscioglimento è avvenuto con formula piena. I fatti risalgono a quando l'ad di A2A era manager di GdF Suez

Luca Valerio Camerano, attuale ad di A2A, è stato assolto dall'accusa di aver sottratto gas all'accertamento o al pagamento dell'accisa sui prodotti energetici “perché il fatto non sussiste”. La sentenza - legata alla famosa inchiesta sui contatori gas che aveva coinvolto le principali aziende energetiche nazionali - è stata emessa dal giudice monocratico della prima sezione penale del tribunale di Milano Micaela Curami. Il processo riguardava una presunta truffa sui contatori del gas della società Arcalgas, poi confluita in GdF Suez Energie, società di cui Camerano è stato amministratore delegato per otto anni. Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate entro 90 giorni.
La procura di Milano, nella persona del pm Maria Letizia Mannella, aveva chiesto una condanna a un anno e tre mesi. Oltre Camerano erano imputati anche Agostino Covati, ex proprietario di Arcalgas, Bruno Rodante e Franco Arcelloni, entrambi imputati in qualità di manager di Gdf Suez Energie. Anche per loro assoluzione con formula piena.
Nel dettaglio, l'attuale ad di A2A era accusato di aver violato l'articolo 40 del testo unico delle accise nel comma che riguarda chi “sottrae con qualsiasi mezzo i prodotti energetici, compreso il gas naturale, all'accertamento o al pagamento dell'accisa”. Il pm Mannella aveva chiesto la condanna per gli imputati oppure la trasmissione degli atti alla Corte di giustizia europea, in quanto in questo processo e in un altro procedimento che riguardava accusa analoghe a manager dell'Eni (concluso con un proscioglimento confermato in Cassazione), lo stesso consulente era arrivato a conclusioni diverse. Il tribunale non ha accolto alcuna richiesta della procura, assolvendo i quattro imputati.