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L’innovazione del settore idrico: il ruolo di Unidata nell'evoluzione degli smart meter

where Rimini when Gio, 28/11/2024 who roberto

La risorsa idrica sta affrontando sfide senza precedenti, e in Italia, già un paese ad alto stress idrico, le difficoltà sono destinate a crescere. “Se raggiungeremo i famosi due gradi di aumento della temperatura, la disponibilità di acqua naturale scenderà del 30%,”. Lo dice Patrizio Pisani, Responsabile Innovazione e Ricerca di Unidata, operatore di telecomunicazioni, cloud e IoT, e oggi principale Internet Service Provider (ISP) a controllo italiano 

Questo scenario preoccupa non patrizopisaniunidata.jpgsolo per la scarsità di acqua, ma anche per l’alto costo energetico associato alla sua distribuzione.
“Il nostro Paese ha un grave problema di dispersione nelle infrastrutture idriche,” continua Pisani (nella foto), “mediamente perdiamo circa il 50% dell'acqua distribuita”.  Un dato allarmante che, insieme all’inefficienza delle reti, contribuisce a un altro aspetto critico: il consumo energetico. “Per produrre e distribuire un metro cubo d’acqua, servono 0,75 kWh di energia. Questo significa che in Italia sprechiamo circa 3 TWh di energia ogni anno, solo per produrre acqua che, alla fine, andrà perduta”. Se fino a pochi anni fa l’acqua veniva considerata una risorsa “gratuita” e senza grandi preoccupazioni, la situazione è radicalmente cambiata. Oggi, infatti, l'Italia si trova a fare i conti con l’urgenza di modernizzare il sistema idrico, in particolare attraverso l'introduzione di tecnologie intelligenti. “L’acqua è partita un po' in ritardo rispetto ad altre infrastrutture, come quella elettrica o del gas,” spiega Pisani, “un problema fondamentale è che il contatore idrico, fino a poco tempo fa, non esisteva in versione intelligente. La tecnologia non permetteva di dotare i contatori di una batteria abbastanza potente da funzionare per lungo tempo.”

Questa lacuna tecnologica è stata colmata solo negli ultimi anni, grazie a soluzioni innovative come LoRaWAN, una tecnologia che consente di leggere oggetti a basso costo e a bassissimi consumi energetici. “LoRaWAN è diventata una sorta di standard di mercato,” racconta Pisani, “e ha aperto la strada a contatori sempre più intelligenti che inviano letture orarie e possono rimanere installati per oltre 13 anni senza necessità di sostituire la batteria. Con queste tecnologie, il settore idrico è finalmente entrato in una nuova era”. L’evoluzione del settore non riguarda solo il miglioramento delle infrastrutture, ma anche l’introduzione dell'intelligenza artificiale. “Fino a oggi, nel mondo idrico non esistevano grandi serie storiche di dati. Ma ora, grazie ai nuovi dispositivi intelligenti, stiamo creando una base dati solida, che ci permette di trattare la rete idrica come una smart grid,” spiega Pisani. “Questo cambiamento sta trasformando la gestione dell’acqua in un sistema sempre più evoluto, che può anticipare i problemi, migliorare l’efficienza e ridurre gli sprechi.”
Un'altra caratteristica che distingue il settore idrico è la sua capacità di innovare rapidamente. “Le infrastrutture elettriche e del gas sono ormai consolidate da decenni, e quindi più lente a innovare,” osserva Pisani. “Al contrario, il settore idrico sta vivendo una fase di accelerazione, proprio perché si trova di fronte a un ‘foglio bianco’ su cui poter scrivere con le tecnologie più moderne”.

Soluzioni IoT per la gestione dell'acqua
Unidata, società di telecomunicazioni con una solida esperienza nel settore delle reti in fibra ottica, ha deciso di investire nell'innovazione del settore idrico fin dal 2017, diventando un attore di riferimento in questo campo. “Siamo nati negli anni 80’ come una piccola impresa nazionale nel settore delle telecomunicazioni, ma abbiamo sempre avuto un approccio imprenditoriale innovativo. Da subito abbiamo scommesso sull’evoluzione del settore internet, anticipando il futuro con l'adozione della fibra ottica, quando gli altri portavano DSL,” racconta Pisani.
Questa visione a lungo termine ha portato Unidata a entrare nel mondo dell’Internet of Things (IoT), puntando sulle soluzioni per la gestione intelligente delle reti idriche “Vogliamo diventare un operatore di rete che connette anche gli ‘oggetti’, e il mondo idrico è diventato un driver fondamentale per la nostra crescita,” spiega. In questi anni, abbiamo installato reti che connettono quasi un milione di dispositivi e il mercato sta crescendo enormemente. Il nostro Paese sta diventando un punto di riferimento a livello europeo per la diffusione dei contatori smart”.
Grazie all’esperienza accumulata, Unidata ha contribuito a spingere l’innovazione in Italia, dove le richieste per i contatori intelligenti sono aumentate in modo esponenziale. “Gli altri Paesi continuano a usare contatori meccanici, mentre l’Italia è all’avanguardia nella realizzazione di smart meters. Negli ultimi anni, sono stati installati circa 3-4 milioni di questi dispositivi in tutto il Paese,” afferma Pisani. “L'Italia è diventata un leader in Europa, grazie alla domanda precisa e qualificata proveniente dal mercato italiano”.

Il futuro dell'infrastruttura idrica in Italia
Guardando al futuro, Patrizio Pisani vede enormi potenzialità per il settore idrico, soprattutto grazie all’adozione su larga scala di tecnologie smart. “Con l’adozione di questi nuovi strumenti, l’intero settore sta cambiando. Non solo stiamo migliorando l'efficienza della rete idrica, ma stiamo anche facendo un passo decisivo verso una gestione sostenibile delle risorse naturali. L’Italia sta dimostrando che è possibile conciliare innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale”.
In questo contesto, l’impegno di Unidata continua ad essere quello di spingere sull'acceleratore, con l’obiettivo di contribuire a costruire un sistema idrico più moderno, efficiente e intelligente, che non solo risponda alle sfide di oggi, ma che possa anche anticipare quelle di domani.

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