Inquinamento e sprechi. All’acqua servono 65 miliardi d’investimenti
Lo ha fatto sapere il presidente dell’Autorità per l’energia, Guido Bortoni, alla Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici a Milano. In arrivo un nuovo metodo tariffario per sviluppare le infrastrutture e dare slancio al settore. Federutility: ottimo inizio
Al settore idrico servono 65 miliardi di euro per contrastare inquinamento e sprechi. Lo ha detto il presidente dell’Autorità per l’energia, Guido Bortoni, in occasione della Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici organizzata dalla stessa Authority – cui il governo ha assegnato anche la regolazione dell’acqua – a Milano.
Garantire il diritto all’acqua, lottare contro gli sprechi e l’inquinamento, sviluppare le infrastrutture attraverso una regolazione innovativa, attenta alla qualità del servizio e alla tutela sociale. Sono questi i principali orientamenti dell’azione dell’Autorità nel nuovo settore dei servizi idrici dopo l’attribuzione delle funzioni di regolazione e di controllo con il decreto legge 201/11 “Salva Italia”. È un settore, quello dell’acqua, penalizzato da criticità evidenti: perdite di rete di oltre il 30%, le più elevate d’Europa, ha ricordato Bortoni. Il 15% della popolazione privo di sistema fognario, depuratori insufficienti o addirittura inesistenti per un italiano su tre e discontinuità nell’erogazione soprattutto nel Mezzogiorno. Tutto ciò con ripercussioni su ambiente e salute, senza contare i danni per l’agricoltura e il turismo e il rischio di sanzioni europee.
Per affrontare e superare queste criticità, secondo i dati dei Piani di ambito già approvati, sono indispensabili oltre 65 miliardi di euro di interventi per i prossimi trent’anni.
“l nostro orizzonte temporale deve proiettarsi in avanti e pensare anche alle generazioni future – ha sottolineato il presidente – . Occorre invertire l’ottica che, purtroppo, abbiamo ereditato in questo settore troppo poco concentrato sul futuro e sulla sua sostenibilità”.
Bortoni ha anticipato che in fase di elaborazione un nuovo metodo tariffario per sviluppare le infrastrutture e dare slancio al settore.
La relazione dell’Autorità per l’energia “dimostra che si è passati finalmente a parlare di acqua ed economia senza pregiudizi”: è il commento sulla prima uscita pubblica di Bortoni in materia di acqua di Roberto Bazzano, presidente di Federutility, la federazione che associa i gestori idrici in Italia. “Il presidente ha sottolineato due passaggi fondamentali per la sostenibilità del servizio idrico. Il primo – osserva Bazzano - è che si affermano i due principi cardine in tutt’Europa: la tariffa deve coprire tutti i costi e chi inquina paga; principio, quest’ultimo, destinato a spingere gli investimenti del settore della depurazione”.
“Il secondo passaggio importante – continua Bazzano – è quello nel quale si spiega come il diritto all’acqua e la tutela degli utenti si concretizzano solo con investimenti in infrastrutture”.
La conferenza ha raccolto oltre quattrocento partecipanti fra esponenti delle istituzioni, presidenti di province e regioni, sindaci, rappresentanti delle autorità di ambito, associazioni ambientaliste, sindacali, di consumatori, operatori, istituti di ricerca e università. Un’occasione di confronto e di approfondimento, insomma, per assicurare la più ampia partecipazione al processo decisionale del regolatore, attraverso la metodologia delle audizioni pubbliche.
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