L’intervento - Le società di vendita: il ruolo attuale e le prospettive future
La rivoluzione energetica che punta su consumi efficienti e fonti rinnovabili costringe le imprese a rimanere al passo anche con le nuove tecnologie che ne ridefiniscono la fruizione
La corsa al consumo è stata da sempre considerata uno strumento capace di generare benessere in termini di aumento della produzione e di creazione di posti di lavoro. L’obiettivo era quello di far crescere una domanda di beni e servizi in grado di alimentare il ciclo economico. Questo paradigma, pur innescando un indubbio circolo virtuoso, ha comportato inevitabili effetti negativi sull’ambiente trasformando il territorio a colpi di cementificazione, inquinamento da traffico e peggioramento della qualità dell’aria.
A molti è sembrato dunque che ciò che abbiamo ottenuto in termini di benessere diffuso fosse inevitabilmente collegato a questo squilibrio tra risorse impiegate e impronta ambientale, insomma il prezzo da pagare per avere uno stile di vita accettabile.
Ma la Società è in evoluzione e sta vivendo oggi una nuova rivoluzione industriale caratterizzata da un aumento della velocità delle comunicazioni e del flusso di informazioni; dall’ottimizzazione e dalla riduzione dei consumi energetici tradizionali; dalla crescita della mobilità alternativa e dalla diffusione della share economy. Questi elementi stanno stimolando l’interesse del mercato che si traduce in un aumento degli investimenti sulla produzione da fonti rinnovabili (nel 2016 gli investimenti a livello mondiale su impianti FER hanno superato quelli delle fonti tradizionali) e una riduzione dell’impatto ambientale.
Questa rivoluzione sta cambiando le regole del gioco. Per la prima volta ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica tendono a un riequilibrio del sistema generale e a un processo di armonizzazione tra uomo e ambiente. Nella nuova economia produrre e lavorare di più significa consumare meno risorse ambientali.
In questo scenario, nel settore energetico, l'impresa di vendita tiene i rapporti diretti con i clienti finali fungendo da anello di congiunzione tra la domanda in evoluzione e l’assetto industriale globale. Una società di vendita che ritiene di poter fare business vendendo semplice energia elettrica avrà la stessa sorte di quei commercianti che fino agli anni '50, prima della diffusione dei frigoriferi, consegnavano i blocchi di ghiaccio nelle case.
Per le società di vendita non è solo necessario adattarsi, ma devono sostenere il più possibile tale evoluzione, agevolando e accompagnando il cambiamento della Società attraverso le relazioni con i clienti, un’offerta plasmata sulle caratteristiche del nuovo contesto e che tenga conto, per quanto riguarda l’utilizzo energetico, delle tecnologie diffuse che ne ridefiniscono la fruizione, quali le IOT, la mobilità alternativa, l’autoproduzione e l’accumulo.
Il nuovo cliente è prosumer, cioè avrà sempre meno un ruolo passivo nella fruizione del servizio energetico; parteciperà attivamente mediante l’autoproduzione, l’accumulo e la regolazione. Il servizio sarà pagato sempre meno in base all’energia prelevata, sia per l’elettricità che per il gas, e sempre di più in base all’impatto sul sistema: tutto ciò è già realtà grazie alle pompe di calore, all’autoproduzione, all’accumulo e alla iot. Ecco allora che una società di vendita non può pensare semplicemente di vendere energia ma deve proporre soluzioni volte ad assecondare e sostenere questo nuovo consumatore.
A cura di Floriano Ceschi - Direttore AGSM Energia
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