Italgas: con l’acquisto di Depa l’utile per azione futuro sarà più alto del 5-10%
Il Ceo Gallo: investiremo nella società 1,1 miliardi al 2030
L'acquisizione della greca Depa porterà a Italgas un aumento dell'utile per azione tra il 5% e il 10% tra 2022 e 2023 e oltre il 10% nel 2026 rispetto a quanto previsto dal piano industriale al 2027. È quanto sottolineato dal gruppo guidato da Paolo Gallo (nella foto) nelle slide di presentazione dell'operazione, illustrata oggi agli analisti, che indicano come i ricavi di Depa Infrastructure (operatore ellenico di distribuzione di gas) saliranno dai 129 milioni del 2020 ai 240 del 2030, e il mol balzerà da 81 a 185 milioni. Tutto ciò a fronte di investimenti di 1,1 miliardi fino al 2030 che porteranno la Rab di Depa da 664 milioni a 1,18 miliardi.
"Il tasso di penetrazione del gas naturale in Grecia è destinato a crescere notevolmente nei prossimi 10 anni, in virtù dei piani di phase out da lignite e carbone del governo greco che punta molto sul metano per raggiungere i target Ue di decarbonizzazione. - ha spiegato Gallo - . Più nello specifico il governo greco stima una crescita del 5% della domanda di gas naturale al 2030 e del 4% circa nell’estensione del network di distribuzione del gas naturale. La Grecia, peraltro, ha disponibilità di gas naturale derivante dall’entrata in esercizio del gasdotto Tap, e questo potrà essere utilizzato per sostituire i combustibili fossili più inquinanti". Dunque, "considerando l'attuale tasso di penetrazione del gas naturale in Grecia, DEPA Infrastructure si prefigge di raggiungere una copertura del servizio e tassi di penetrazione crescenti. Stimiamo una crescita di pdr dagli attuali 509K a oltre 1 milione al 2030 e di passare dagli attuali 6.900 km di rete agli 11.500 nel 2030".