In Italia 15mila aree dismesse da riqualificare. Idee a convegno a Milano
I siti industriali abbandonati aumenteranno con la crisi, avvertono gli esperti. Nel 2012 la provincia di Milano ne ha bonificati 86
In Italia sono oltre 15mila i siti industriali abbandonati: un problema destinato ad allargarsi dato che – a causa della crisi economica – sono sempre di più le zone industriali e artigianali che si avviano alla chiusura. Il recupero delle aree dismesse, la loro bonifica e le problematiche ambientali connesse al trattamento dei materiali da scavo sono i temi messi al centro dal convegno “Rifiuti 2013: riqualificazione aree dismesse e rischio sito”, ospitato di recente al palazzo Isimbardi di Milano.
La giornata ha evidenziato i rischi ma anche le opportunità derivanti dal recupero di aree abbandonate o degradate, da un punto di vista occupazionale e di pianificazione del territorio.
Riavvio del Sistri – La gestione dei rifiuti è una materia in costante evoluzione, hanno ricordato gli esperti, anche dal punto di vista legislativo. Tra le novità più recenti in materia c’è anche il (probabile) riavvio del sistema Sistri per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi, previsto a partire dal prossimo primo ottobre, in relazione al quale il nuovo ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, ha aperto un tavolo di consultazione con i soggetti interessati. Il tavolo è coordinato dall’ex ministro Edo Ronchi, oggi alla guida della Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Provincia di Milano: 761 siti già bonificati – “Il numero dei siti della provincia di Milano attualmente soggetti a procedimenti di bonifica nelle varie fasi progettuali è superiore a mille”, ha riferito l’assessore all’Ambiente Cristina Stancari. “I siti bonificati, certificati e restituiti a un pieno riutilizzo, a partire dall’emanazione della prima norma sulle bonifiche e fino al 2012, sono 761, di cui 86 nel solo 2012. Risulta notevole – ha concluso l’assessore provinciale della giunta Podestà – in tema di bonifiche sottolineare il valore del recupero di queste aree in termini economici e di rilancio delle attività a esse connesse”.
Secondo Stefano Susani, amministratore delegato di Mwh in Italia (azienda di servizi di consulenza e ingegneria nei settori dell’acqua, dell’energia, dell’ambiente e delle infrastrutture), la semplificazione e l’aggiornamento legislativo sono il primo passo verso l’avviamento dei progetti di riqualificazione delle aree dismesse: “L’entrata in vigore del decreto ambiente 161/12 ha aperto delle prospettive interessanti per il settore del decommissioning”, ha spiegato l’ad.
Organizzato da Mgp Comunicazione, con il sostegno di Auma Italiana, Ecoman, Mecoris, Mwh e Unirecuperi, il convegno ha ottenuto il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della provincia di Milano.