Legambiente: la Regione Lombardia rischia sanzioni da parte dell'Europa per mancanza di depuratori
Per l’associazione ambientalista in Lombardia 14 agglomerati sono fuorilegge per mancanza di depuratori, reti e collettori fognari
In Lombardia 14 agglomerati sono fuorilegge per mancanza di depuratori, reti e collettori fognari. Secondo Legambiente la Regione, non essendosi adeguata alla normativa europea, rischia sanzioni “per decine di milioni di euro”. Lo si apprende da una nota di Legambiente Lombardia, nella quale si evidenzia che la situazione della regione è analoga a quella del resto d'Italia dove “troppi comuni non si sono dotati di sistemi efficienti di recupero e trattamento delle acque reflue, così come prescrive la normativa europea”. Lo scorso 10 aprile, infatti, la Corte di giustizia europea ha depositato la sentenza in cui conferma l'infrazione, da parte dell'Italia, della direttiva sulla gestione delle acque reflue. Il Belpaese avrà tempo fino al 31 dicembre 2015 per adeguarsi alla normativa; in caso contrario scatterà la seconda fase del procedimento che porterà la nazione e la Lombardia a pagare milioni di multa per ciascun agglomerato che ancora non rispetti le regole. “La sentenza della Corte Europea - dice Damiano Di Simine presidente di Legambiente Lombardia - mette in luce il vero, e grave, ritardo infrastrutturale lombardo: a mancarci non sono strade ed autostrade, ma fogne e depuratori. Alla politica chiediamo di attivare gli investimenti necessari a sanare questo umiliante gap infrastrutturale, anche mettendo a punto gli strumenti della finanza di progetto per mobilitare le notevoli risorse necessarie”.
L'elenco dei 14 agglomerati lombardi condannati dall'Europa comprende: Orzinuovi, Calco, Valle San Martino, Olona nord, Olona sud, Melegnano, Robecco sul Naviglio, Rozzano, San Giuliano milanese est, Trezzano sul Naviglio, Broni, Casteggio, Mortara e Vigevano.