Lettera aperta delle imprese al sindaco Marino: “Blocca la gara per la manutenzione della rete idrica”
In una lettera apparsa sui principali quotidiani, ricordano al sindaco di Roma che i termini di presentazione delle offerte per il mega appalto per la manutenzione della rete idrica di Acea sono scaduti
“Caro sindaco Marino, blocca la gara per la manutenzione della rete idrica bandita da Acea spa”. Lo chiede il Coordinamento delle Imprese Appaltatrici di Roma e del Lazio con l’appello a pagamento sulla stampa firmato da Federlazio, Cna Roma e Lazio, Confartigianato e Assistal. Nella lettera, apparsa sui principali quotidiani, si ricorda al sindaco di Roma che i termini di presentazione delle offerte per il mega appalto per la manutenzione della rete idrica di Acea sono scaduti.
Tre gruppi nazionali per due lotti - Alla gara da 300 milioni di euro in quattro anni, da suddividere in due lotti, hanno concorso solo tre raggruppamenti: soggetti che, secondo gli autori della lettera, non sono espressione del territorio della regione Lazio. “Le aziende, anche quelle più grandi - si legge nell’appello - sono state costrette a costituirsi in raggruppamenti temporanei d’imprese che non esitiamo a definire “contro natura”; nel senso che sono stati costretti a imbarcare una miscellanea di soggetti non funzionali ai lavori da eseguirsi, ma solo per raggiungere il soddisfacimento dei requisiti richiesti dal bando di gara”.
Un mercato per pochi - Ma quella dei giorni scorsi è la seconda richiesta di intervento scritta dal Coordinamento: dopo i vani tentativi di contattare il sindaco, già il 19 febbraio era stata pubblicata, sempre a pagamento, una lettera aperta sulla stampa. Anche questa senza risposta. La richiesta di bloccare l’aggiudicazione della gara ha l’obiettivo di riaprire un mercato sempre più destinato ad essere spolpato dalle mani di pochi poteri, e invita a rispondere al dettato normativo del Codice degli Appalti che prevede che le stazioni appaltanti debbano suddividere gli appalti in lotti funzionali al fine di favorire l’accesso alle PMI. Il Giubileo straordinario convocato da Papa Francesco, inoltre, è alle porte: il timore che possano scoppiare una serie di difficoltà dovute all’inadeguatezza di questo meccanismo messo in piedi su una città come Roma e su un territorio di competenza ATO2 è più che fondato.