Osservatorio Agici Accenture: positive le prospettive di crescita al 2024 delle utility italiane
Rispetto al 2020, il fatturato degli operatori italiani è aumentato del 26%, l’EBITDA del 31% e l’utile netto è tornato positivo, attestandosi a 14 miliardi
Gli effetti della pandemia nel 2021 di Covid-19 e la conseguente ripresa hanno condizionato la crescita delle utility, che si sono ritrovate ad operare in un contesto di aumento dei consumi energetici a livello globale e dei prezzi sia dell’energia elettrica che del gas. È quanto emerge dal Rapporto “Utilities italiane ed europee Fit for 55: investimenti e prospettive economico-finanziarie”, presentato in occasione del XXII Workshop Annuale sulle Utility organizzato da Agici e Accenture.
Dati principali
Le principali indicazioni sui risultati attesi nel 2021 e sulle prospettive al 2024, in termini di fatturato, redditività e investimenti evidenziano che i ricavi aggregati stimati per il 2021 per le Utility italiane si prevede un aumento del 26,2% rispetto al 2020. A incidere maggiormente sulla performance positiva dell’ultimo anno è stato il cluster dei Gruppi Energetici, i cui ricavi hanno registrato un incremento di circa 36 miliardi di euro (+30,2%). Per gli altri cluster, invece, l’aumento del fatturato atteso è più contenuto e pari a circa il 19,9% per il cluster delle Rinnovabili e a circa il 12,6% per le Multiutility. Il cluster degli Operatori di rete, con una crescita pari al 2,6%, è il cluster che presenta la crescita attesa più bassa; L’EBITDA aggregato delle società italiane nel 2021 è atteso in aumento del 31,3%, trainato dal cluster Gruppi Energetici (+42,0%) con particolare riferimento a Eni (+8,9 miliardi di euro e +117% rispetto al 2020), grazie alla capacità di catturare la ripresa dei prezzi degli idrocarburi derivante dall’incremento della domanda di gas e petrolio successiva alla crescita macroeconomica. Discrete le performance dei Gruppi rinnovabili con +16,6% e delle Multiutility con +8,0%, mentre per gli Operatori di rete si attende un risultato in linea con l’anno precedente (+0,8%). L’utile netto aggregato dei player italiani nel 2021 è previsto in aumento con valori più elevati dei livelli pre-pandemia (14,4 miliardi di €, +16,4 miliardi di € sul 2020): +16,1 miliardi di € per i Gruppi Energetici, +261 milioni di € per le Multiutility, +39 milioni di € per i Gruppi Rinnovabili. In linea con i risultati dell’esercizio precedente è, invece, atteso l’utile netto degli Operatori di rete; i ricavi aggregati sono previsti in crescita con un CAGR del 1,7% nel periodo dal 2021 al 2024, passando da un totale di 175,8 miliardi di euro nel 2021 a 185,2 miliardi di euro nel 2024.
Investimenti
Gli investimenti stimati 2021 per le Utility italiane risultano in aumento del 34% rispetto al 2020. In dettaglio: per le Multiutility si prevede un investimento complessivo per il 2021 di 3,6 miliardi di €, in aumento del 21,9%. La maggiore crescita delle risorse allocate si registra nelle aree ambiente, mercato e generazione, mentre le reti elettricità e gas e il ciclo idrico integrato - pur segnando un incremento minore - continuano a rappresentare le aree dove sono concentrati i maggiori investimenti; per i Gruppi Energetici sono attese risorse per il 2021 di circa 11,4 miliardi di €, in aumento del 40%. Tale crescita è imputabile, da un lato, alla piena ripresa dell’attività economica e, dall’altro, all’accelerazione degli investimenti legati alla transizione energetica, come previsto dai Piani industriali: dalla resilienza delle reti di distribuzione alla generazione low carbon e alle soluzioni green per i clienti. Per gli operatori di rete si stima un investimento complessivo di 3,8 miliardi di €, in aumento del 13%. L’aumento atteso è legato indubbiamente a interventi di manutenzione, alla realizzazione di nuove linee e alla digitalizzazione delle infrastrutture di rete gas e elettricità. Gli investimenti aggregati pianificati dagli operatori europei per il periodo 2022-2030 ammontano a 303,9 miliardi di €, di cui 260,3 riferiti ai Gruppi Integrati e 43,6 ai Gruppi Rinnovabili. In generale, le risorse saranno destinate principalmente alla crescita della capacità eolica onshore e offshore, e fotovoltaica, anche distribuita. Gli investimenti nelle reti energetiche saranno, invece, rivolti alla manutenzione e digitalizzazione delle infrastrutture, nonché allo sviluppo dell’idrogeno.
Il 2021 rappresenta un anno particolarmente positivo per le Utility sia italiane sia europee, non solo in merito all’andamento economico-finanziario, ma anche in relazione agli investimenti realizzati e pianificati per i successivi anni. Le strategie di tali player, incentrate sulla Transizione Energetica, si fondano su due principali driver: la garanzia della flessibilità del sistema elettrico attraverso l’ammodernamento delle infrastrutture energetiche, l’espansione della capacità FER accompagnata dallo sviluppo di sistemi di accumulo elettrochimico, lo sviluppo di impianti CCGT ad alta efficienza e gas verdi (biometano e idrogeno verde); la sostenibilità ambientale promossa attraverso sistemi di economia circolare, intesi come recupero e riuso della materia e dell’energia e l’offerta di soluzioni a valore aggiunto per clienti sia privati sia pubblici, quali mobilità sostenibile, riqualificazione energetica degli edifici e servizi di Demand Side Management.