Rifiuti, approvato in assemblea il nuovo regolamento di Roma capitale
Rinnovata la disciplina dopo 15 anni. L’assessore Ziantoni: dispositivo finalmente adeguato alle sfide della città
L'Assemblea Capitolina ha approvato il nuovo Regolamento dei Rifiuti di Roma Capitale. Un documento moderno, che innova la disciplina del settore dopo più di 15 anni. Il precedente testo, che risale al 2005, è addirittura antecedente all'entrata in vigore del D.lgs. 152/2006 (Testo Unico dell'Ambiente).
Contenuti del regolamento
Il Regolamento recepisce le principali norme in materia di rifiuti, compreso il cosiddetto “pacchetto economia circolare” varato dal Governo nel settembre scorso. Il dispositivo porta con sé una sorta di dizionario ambientale e fa proprie le disposizioni in materia di tutela igienico-sanitaria, da adottare in tutte le fasi della gestione del ciclo dei rifiuti. Il testo contiene, al suo interno, le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, le modalità di conferimento della raccolta differenziata, le forme di prevenzione della produzione dei rifiuti, le modalità di gestione dei Centri di Raccolta, le sanzioni amministrative da applicare in caso di mancato rispetto delle norme riportate nel Regolamento, il diritto dell'utenza all'informazione e alla partecipazione nella corretta gestione dei rifiuti e nel decoro della città.
Arrivano gli ispettori ambientali
''Con il nuovo Regolamento diciamo 'stop' al sistema delle ordinanze e innoviamo un testo, quello del 2005, assolutamente inadeguato alla Capitale d'Italia ed alla realtà storica che stiamo vivendo'', ha spiegato l'assessora ai Rifiuti e al Risanamento Ambientale Katia Ziantoni. ''Tra le novità più interessanti troviamo l'istituzione degli ispettori ambientali, le eco-feste, il divieto di utilizzo dei sacchi neri, la nuova gestione dei centri di raccolta, il riutilizzo dei beni all'interno delle isole ecologiche, la campagna plastic-free, un capitolo a parte sullo spreco alimentare e sull'abbandono dei dispositivi di sicurezza'', ha aggiunto Ziantoni. Il regolamento è stato redatto anche grazie al contributo dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), che ha evidenziato l'opportunità di inserire una specifica tabella contenente l'indicazione della sanzione e della relativa violazione in materia ambientale, adeguata secondo le vigenti disposizioni normative.