Rifiuti assimilati agli urbani. Federambiente: “Il DL enti locali aumenta la TARI per le famiglie”
Federambiente si appella al ministero dell’Ambiente, che già era intervenuto pochi giorni fa con una circolare a chiarimento, affinché non venga aumentato l’impatto della TARI. Ferrante (Green Italia): “Ennesima stangata”
Governo nuovo, tentazioni vecchie. Dopo che il Parlamento è intervenuto in modo chiaro affermando che sono i Comuni a dover stabilire i criteri per la riduzione della parte variabile della tariffa per i rifiuti assimilati avviati al recupero, l’esecutivo ha deciso di cancellare tale norma. Lo sostiene in un comunicato Federambiente.
“I costi fissi della TARI, compreso lo spazzamento delle strade, saranno sostenuti interamente dai cittadini, anche se a servizio delle utenze non domestiche. È una decisione grave e sconcertante, perché se da un lato favorirà le attività commerciali e artigianali, dall’altro, come riconosce perfino lo stesso quotidiano di Confindustria, determinerà un aggravio importante e inaccettabile (e senza alcuna contropartita) per le famiglie italiane”.
Federambiente si appella al ministero dell’Ambiente, che già era opportunamente intervenuto pochi giorni fa con una circolare a chiarimento, affinché non venga aumentato l’impatto della TARI sulle famiglie e non si determini una criticità operativa nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani in Italia.
“Con il decreto Enti locali arriva l'ennesima stangata per le tasche dei cittadini. Il governo ha infatti deciso di accollare alle famiglie italiane i costi fissi della Tari, compreso lo spazzamento delle strade, e di toglierlo invece a ristoranti, hotel e tutti gli altri grandi produttori di rifiuti urbani”. Lo dice Francesco Ferrante di Green Italia. “È una decisione assurda, evidentemente adottata grazie a indebite pressioni - osserva Ferrante - che espropria tutti i comuni, anche i più virtuosi, dalla possibilità di gestire in maniera autonoma e accorta la politica e la tariffazione dello smaltimento dei rifiuti urbani”.