Rifiuti a Palermo: addio ad Amia, nasce Rap
La gestione resta in mano pubblica. Il consiglio comunale ha approvato lo statuto e l’atto costitutivo della nuova società, contro il parere contrario dei revisori dei conti
Rivoluzione in tema di rifiuti a Palermo. Il consiglio comunale ha dato il via libera nelle ultime ore alla costituzione della Rap (Risorsa ambiente Palermo), autorizzando il sindaco a procedere con l’affitto temporaneo – per il tramite della nuova società – e con l’acquisto, entro sei mesi, dell’intero complesso aziendale dell’Amia, l’azienda dichiarata fallita che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel capoluogo siciliano.
Il percorso intrapreso con questo atto impedisce la liquidazione dell’Amia e mette fine al rischio di possibili tentativi di una sua esternalizzazione e privatizzazione. Da un lato, così, il comune conta di salvaguardare i posti di lavoro e dall’altro la raccolta dei rifiuti resta un servizio pubblico.
Il consiglio ha approvato lo statuto e l’atto costitutivo della nuova società, pur in presenza del parere contrario dei revisori dei conti. I revisori, in particolare, hanno sollevato obiezioni circa la verifica della congruità del prezzo di affitto e di vendita e sull’assenza di un piano industriale, che consenta di comprendere la vantaggiosità dell’operazione. Inoltre, nella previsione di spesa, il costo del servizio aumenta di circa 40 milioni di euro: con rischio, secondo i revisori, anche di un aumento della Tares.