Tallio, il governatore Rossi: “Una risposta che farà scuola”
Così il presidente della Regione, Enrico Rossi, che ha firmato il protocollo d'intesa che istituisce una cabina di regia per contrastare la contaminazione da tallio a Pietrasanta e Valdicastello
“Nel mondo casi di questo tipo sono rarissimi e l'impostazione che abbiamo dato come Regione Toscana, insieme a tutti i soggetti coinvolti, è una delle più avanzate. Abbiamo messo al lavoro tutte le forze disponibili, Arpat, Asl, Ars, Cnr perché si affrontasse il problema nel modo scientificamente più corretto, e penso che questo caso potrà fare scuola per il futuro". Così il presidente della Regione, Enrico Rossi, che ha firmato il protocollo d'intesa che istituisce una cabina di regia per contrastare la contaminazione da tallio a Pietrasanta e Valdicastello. Insieme alla Regione, hanno firmato Provincia di Lucca, Comune di Pietrasanta, Asl, Ars, Ait Gaia Spa, Cnr-Istituto di chimica dei composti organo metallici di Pisa, Università di Pisa - Dipartimento di scienze.
"Quanto abbiamo messo in piedi - ha continuato Rossi - darà anche un contributo per fare una valutazione dell'acqua, della potabilità, inciderà insomma sulla vita dei cittadini e, non ultimo, aiuterà a capire e studiare gli effetti che il tallio può avere sulla salute delle persone. Ogni ente che oggi ha firmato ha il compito di portare a fattor comune le proprie conoscenze allo scopo di dare poi risultati che certamente non potranno arrivare prima di un anno. Credo che, con il nostro intervento tempestivo, abbiamo fornito un buon esempio di governo della vicenda, al quale i cittadini hanno dato un ampio riconoscimento".
La cabina di regia, che sarà presieduta dal sindaco di Pietrasanta, ha il compito di coordinare le attività finalizzate al contrasto della contaminazione da tallio della zona di Valdicastello e Pietrasanta centro storico. Opererà attraverso due gruppi di lavoro: uno per la parte ambientale e uno per la parte sanitaria.
Il primo, presieduto dall'assessore all'ambiente del Comune di Pietrasanta, composto dall'Università di Pisa, Arpat, Ait/Gaia. Il secondo, presieduto dal sindaco di Pietrasanta, composto da rappresentanti della Asl 12, di Ars e Cnr. In entrambi i gruppi di lavoro partecipano rappresentanti dei comitati dei cittadini.
"Questo protocollo, individuando bene chi fa che cosa, consentirà anche ai cittadini di controllare che le cose vengano fatte e gli impegni vengano mantenuti - ha detto l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini - . Nel caso dell'assessorato all'ambiente, tra le altre cose, con Arpat abbiamo deciso anche di estendere il monitoraggio sulle acque profonde per capire se la presenza del tallio non sia manifesta anche in altre parti della Toscana. Ad oggi quanto successo a Pietrasanta rappresenta un unicum in Italia, ma è anche vero che la presenza di questa sostanza non è normata. Per questo c'è una mia lettera inviata ai Ministeri di salute e ambiente perché prendano in considerazione la vicenda toscana affinché non si ripeta più".