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I giudici della I sezione hanno accolto i ricorsi di Italgas e Acegas, e annullato il provvedimento con il quale l'Antitrust un anno fa aveva vietato l'esecuzione dell'operazione di concentrazione

Dal Tar del Lazio nessun divieto al passaggio del controllo congiunto di Isontina Rete Gas (Irg) a Italgas e Acegas-Aps (gruppo Hera). I giudici della I sezione, infatti, hanno accolto i ricorsi delle due utility e annullato il provvedimento con il quale l'Antitrust, il 17 aprile dello scorso anno, vietò l'esecuzione dell'operazione di concentrazione. L'autorità, partendo dal presupposto che lo scopo dell'operazione fosse la partecipazione congiunta ad alcune gare per la concessione del servizio di distribuzione di gas naturale in 6 Ambiti territoriali (Atem) - Padova 1, Padova 2, Padova 3, Pordenone, Trieste e Gorizia - e la cosa avrebbe creato una posizione dominante di Irg, idonea a ridurre significativamente la concorrenza. Il Tar, però, ha osservato che “le finalità dell'operazione” sono state “fin dall'inizio riassunte e rese pubbliche, evidenziando “i benefici derivanti da economie di scala e di miglioramento delle performance operative ed economiche indipendenti dalle gare di Atem e dai tempi del loro svolgimento”. La riorganizzazione societaria, inoltre, “consente di realizzare immediatamente un nuovo assetto operativo – scrive il Tar – e nelle considerazioni espresse dall'Autorità non sono rinvenibili convincenti argomentazioni che inducano ad escludere che la finalità aggregativa abbia, nella vicenda all'esame, trovato adeguati fondamenti giustificativi nell'esigenza, concordemente ravvisata dalle parti, di implementare l'economicità e l'efficienza della presenza sul mercato”. Per i giudici amministrativi, quindi “deve escludersi qualsiasi pregiudizio alla concorrenza”.