Trimestrale Iren, risultati in crescita nei primi 9 mesi
In aumento i ricavi consolidati dell’8% grazie al contributo della business unit Energia
Iren mostra risultati in crescita nei primi nove mesi dell’anno. I risultati ottenuti mostrano un’ulteriore crescita di tutti gli indicatori operativi, con un Margine Operativo Lordo di circa 706 milioni di euro (+13,5% rispetto al 30 settembre 2017) e un utile pari a 236 milioni (+32,4%). L’indebitamento finanziario netto si attesta a circa 2.395 milioni (+23 milioni) a fronte di investimenti pari a 286 milioni (+43,1%) e di operazioni di consolidamento (181 milioni).
I Ricavi consolidati al termine del terzo trimestre del 2018 si attestano a 2.824 milioni di euro. L’incremento dell’8% rispetto a 2.614 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente è dovuto prevalentemente al contributo della business unit Energia e al consolidamento di Salerno Energia Vendite (dal 1° maggio 2017), del gruppo Iren Rinnovabili (dal 1° gennaio 2018) e delle società del gruppo ACAM La Spezia (dal 1° aprile 2018). Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) è pari a 706 milioni di euro, +13,5% rispetto ai 622 milioni di euro registrati nei primi nove mesi del 2017.
L’Ebitda dei primi nove mesi è stato impattato dall’effetto positivo connesso alla vendita non ricorrente di TEE per circa 60 milioni di euro e da altri elementi negativi non ricorrenti che ammontano a circa 20 milioni. Questi ultimi sono riconducibili principalmente ad elementi del 2017: conguagli tariffari nel ciclo idrico per un valore superiore a 10 milioni, effetti contabili sulle reti di distribuzione energia e altri elementi minori. Pertanto l’impatto netto degli elementi non ricorrenti nei nove mesi è di circa 40 milioni. Anche escludendo l’impatto positivo di tali fattori si rileva un incremento dell’Ebitda di circa il 7%, che è riconducibile alla crescita principalmente nei settori Energia (Generazione, Teleriscaldamento, Efficienza Energetica) e Reti. Nel settore Energia la crescita è legata, oltre alla vendita di certificati bianchi, principalmente ai maggiori volumi di produzione idroelettrica. In relazione ai business a rete, il miglioramento delle performance è relativo essenzialmente alle sinergie raggiunte, alla crescita organica generata dagli investimenti effettuati e al consolidamento di ACAM La Spezia. I margini stabili nel settore Ambiente risentono dei maggiori costi di start-up dei servizi di raccolta porta a porta dei rifiuti.
Paolo Peveraro, Presidente del Gruppo ha dichiarato: “I risultati dei primi nove mesi evidenziano lo stato di salute e il dinamismo del Gruppo, testimoniato dall’integrazione di ACAM La Spezia, Iren Rinnovabili e SEV, che nel periodo hanno contribuito all’Ebitda per circa 20 milioni di euro. Un percorso di crescita per linee esterne che proseguirà anche nei prossimi mesi e che, con le recenti operazioni di Seta e San Germano, unite agli importanti investimenti effettuati, conferma la leadership del Gruppo nel processo di consolidamento e l’importante contributo allo sviluppo nei propri territori di riferimento”.
Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo, ha dichiarato: “Il Gruppo ha ulteriormente confermato non solo l’efficacia nella gestione operativa, con risultati in crescita in tutte le direttrici strategiche, ma anche nella gestione finanziaria, che ha visto una riduzione degli oneri finanziari del 16%. Peraltro anche in presenza di rilevanti investimenti, sia in crescita organica che a sostegno della crescita esterna, la posizione finanziaria netta si è incrementata di soli 23 milioni. Tali dinamiche si sono accompagnate ad una costante attenzione verso le tematiche di sostenibilità ambientale, uno dei cinque pilastri strategici dell’ultimo piano industriale, la cui importanza è testimoniata dall’emissione del secondo Green Bond il 12 settembre 2018.”