Utility: Chiarini (Engie), devono cambiare pelle ma servono interventi regolatori
Secondo il numero uno del gruppo Engie in Italia “dovrebbero essere remunerate la capacita e la flessibilità”
Con la forte sovraccapacità sul termoelettrico e l'avvento delle rinnovabili, "il modello di business per le utility è cambiato”. Lo ha dichiarato Aldo Chiarini, numero uno del gruppo Engie in Italia, sottolineando che la stessa Engie è “leader della transizione energetica in Europa". "Le utility devono cambiare pelle, ma servono anche importanti cambiamenti regolatori - ha sottolineato il manager a margine del Terzo Forum Energia organizzato da Engie - . Dovrebbero essere remunerate la capacita e la flessibilità. Servono interventi regolatori per garantire la stabilità del sistema”.