Via libera allo “Sblocca-Italia”, ma il Consiglio dei Ministri rinvia sul taglio alle partecipate
Se ne riparlerà nella legge di stabilità. L'obiettivo del Governo era di cominciare a riordinare un settore complicato, già finito sotto la lente di ingrandimento del commissario Cottarelli
Dopo essere stato a lungo rimaneggiato in alcuni dei suoi capitoli più delicati, alla fine il decreto “Sblocca Italia” varato dal Consiglio dei ministri è venuto alla luce, perdendo però per strada alcuni pezzi importanti, come quello delle misure destinate alle municipalizzate. Il provvedimento doveva essere "a saldo zero" sulla finanza pubblica, cioè in modo tale che i provvedimenti contenuti non gravassero sul bilancio dello Stato, perché - ha assicurato il ministro Pier Carlo Padoan in conferenza stampa - "tutte le misure sono coperte".
Una delle sorprese più rilevanti del testo uscito dal Cdm è il pacchetto di interventi sulle municipalizzate, che all’ultimo è stato rimandato. L'obiettivo del governo era di cominciare a mettere mano a una “giungla” già finita sotto la lente di ingrandimento del commissario per la revisione della Spesa Carlo Cottarelli, partendo da una serie di incentivi (come quello di escludere dal patto di stabilità i proventi della cessione di quote, potendoli utilizzare anche negli anni successivi) per la vendita o le aggregazioni delle proprie società pubbliche. Al momento, nulla di fatto, ma se ne riparlerà nella legge di stabilità.