Whatever Water, Comunque acqua . Al via all’Expo la nuova inchiesta dei gNe
Il laboratorio di sperimentazione di giornalisti Nell’erba ha selezionato un giovane team di inviati per i loro servizi da Expo
Si chiama Whatever Water, Comunque acqua "#cmqacqua" il nuovo progetto targato gNeLab-nuovi giornalismi, il laboratorio di sperimentazione di giornalisti Nell’erba. Un giovane team di inviati sta affrontando con i loro servizi da Expo temi quali Acqua e idratazione, salute, nutrizione, le tecnologie di ultimissima generazione, le scoperte scientifiche e le soluzioni per il risparmio idrico, per la gestione sostenibile della risorsa più preziosa. Obiettivo finale è una raccolta multimediale delle tante declinazioni di acqua intercettate lungo il cammino. E il cammino prevede innanzi tutto tappe formative, insieme a giornalisti ambientali e non, giornalisti scientifici, ricercatori della nutrizione e chimici.
I gNe e i docenti - Sono quattro i giovani gNe selezionati per l'impresa, a partire dalla 19enne Carolina Colucci. Giada Di Passa ha 23 anni; di un anno più grande è Matteo Isidori; e infine, Giuseppe Toninelli, che ne ha 28. Sono loro i "rabdomanti" prescelti, i quali, prima di cimentarsi nella ricerca d'acqua, hanno seguito una fase di formazione con giornalisti e ricercatori: Enrica Battifoglia, giornalista scientifico, responsabile del canale Scienza & Tecnica dell'agenzia ANSA, ha spiegato come il metodo scientifico può essere preso in prestito dal giornalista per porre e porsi domande pertinenti; Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia e referente della Federazione Italiana Media Ambientali all’informazione scientifica e all’innovazione) ha curato un focus specifico sulle tematiche dell'acqua più strettamente legate al climate change. Ha chiuso la formazione di tipo giornalistico Roberto Giovannini, giornalista de La Stampa e ideatore dell'approfondimento dedicato alla sostenibilità, Tuttogreen, fornendo strumenti teorici di base necessari per costruire un’inchiesta.
Per la formazione più scientifica, Daniela Romanazzo, chimico e ricercatore presso l'Università di Roma Tor Vergata, ideatrice di Ludis, progetto di didattica e divulgazione scientifica, ha analizzato per i gNelabers il composto sotto un aspetto chimico-fisico per far comprendere i motivi della sua importanza nella biosfera e il suo coinvolgimento nei cambiamenti climatici, mentre Laura Rossi, ricercatrice del Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (CRA-NUT), delegata italiana del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per il consiglio FAO, ha illustrato l'importanza dell’acqua per la salute e il corpo umano. I quattro della squadra #cmqacqua sono già in pista ad Expo, accompagnati da due tutor (il direttore Paola Bolaffio e il vicedirettore Giorgia Burzachechi). Nel menabò la prima sfida: sono una trentina i servizi da realizzare. I partner che accompagnano questo progetto sono due: Nestlé, la multinazionale con base a Vevey in Svizzera, che ha appunto deciso di sostenere questo, è il caso di dirlo, "corso d'acqua", aprendo la riflessione anche alle informazioni che la riguardano, e Carlsberg Italia, già partner di gNeLab ad Expo.