Zanonato ridisegna le multiutility: “Le quattro grandi faranno da polo aggregante per le altre”
Per il ministro dello sviluppo Economico “ci sono Hera, A2A, Iren e Acea, poi tutte le altre che creano una frammentazione e un dispendio di energie economiche e di costi”
Il mondo delle multiutility è molto frammentato e servirebbe un movimento di aggregazione per evitare dispendi economici. È, in sintesi, lo scenario ipotizzato dal ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato per il futuro delle aziende di servizi pubblici. “Per risolvere in parte questo problema - rileva il ministro - servirebbe creare un polo aggregante per le centinaia di piccole utility a controllo pubblico. In Italia ci sono quattro grandi aziende di settore che sono Hera, A2A, Iren e Acea, dopo queste ce ne sono altre quattro medio piccole e altre piccolissime che creano una frammentazione che produce un dispendio di energie economiche e di costi”.
“Stiamo organizzando e ragionando per vederci con l'Anci, l'associazione Nazionale dei Comuni Italiani, e stabilire che queste grandi aziende del settore diventino punto di riferimento per le altre”. “L'idea - ha precisato ancora il ministro - è di effettuare un percorso condiviso con le aziende del settore. Non si tratta di un progetto di fusione ma le quattro grandi multiutility dovranno fungere da polo aggregante con le altre o tra le altre".