L’allarme del Wwf: “Ogni anno al mondo circa 385 milioni i casi di avvelenamento da pesticidi”
Nuovo appello dell’associazione ecologista: “Non c’è salute umana in una natura inquinata”. Un convegno contro le autonomie regionali
Un chiosco di frutta e verdura è comparso giorni fa in Piazza del Popolo a Roma, circondato da un gruppo di “finti” operatori agricoli in tuta gialla impegnati a ricoprirlo di “pesticidi”. È con questa provocazione che il Wwf, in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre), ha lanciato la sua nuova campagna #IlPandaSiamoNoi con il claim "Estinguerci, lo stiamo facendo bene" accompagnata da uno spot che ha come protagonista una particolare specie da salvare: la specie umana.
La nuova campagna del Wwf parte proprio dalla denuncia sui pesticidi. “Siamo noi la nuova specie a rischio di estinzione: il panda siamo noi”. A fine giornata la frutta e verdura del chiosco sono state recuperate dall’associazione Equoevento Onlus, che recupera e dona le eccedenze alimentari ad enti caritatevoli. Ma è anche un’occasione per denunciare un consumo globale di pesticidi in aumento, nonostante le conseguenze sulla salute e sull’ambiente siano note da tempo.
Afferma il Wwf che vengono utilizzate 3,5 milioni di tonnellate di pesticidi all’anno. “Circa il 5% dei pesticidi irrorati sui campi raggiunge gli organismi nocivi per le colture, mentre il resto si disperde nell’aria, nell’acqua e nel suolo. Oltre alla perdita di biodiversità (in primis di insetti impollinatori), l'uso di pesticidi ha determinato una contaminazione planetaria che interessa ormai tutto e tutti, ecosistemi, specie selvatiche e persone. Ogni anno nel mondo tra gli agricoltori e i lavoratori del settore sono circa 385 milioni i casi di avvelenamento. Un numero elevatissimo ma che nella realtà potrebbe essere addirittura superiore, poiché non considera le vittime di malattie derivanti da una esposizione a lungo termine ai pesticidi, ma solo i casi di avvelenamento acuto”.
Il Wwf Italia chiede: l’approvazione del Piano Nazionale Pesticidi, scaduto da febbraio 2019, con il recepimento degli obiettivi europei sopracitati; l’introduzione di norme per la tutela della salute dei cittadini, come il divieto di effettuare trattamenti a una distanza inferiore ai 30 metri dalle abitazioni; il divieto di uso di pesticidi in aree naturali protette, siti natura 2000 e aree con presenza di insetti impollinatori a rischio di estinzione; l’eliminazione degli attuali sussidi dannosi per l’ambiente, come l’IVA agevolata per pesticidi; l’introduzione di bonus fiscali per donne in gravidanza e bambini per l’acquisto di alimenti cibi biologici.
“La soluzione è nel problema: perché solo la nostra consapevolezza e la nostra determinazione nel riscrivere le regole delle nostre abitudini, della nostra economia e delle logiche della politica potranno salvarci. Difendere la natura equivale a difendere il nostro futuro e noi stessi”, dichiara Alessandra Prampolini, direttrice generale del Wwf Italia.