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L’allarme del Wwf: “È passato l’Overshoot Day italiano. Servirebbero 4 Italie”

where Roma when Lun, 20/05/2024 who roberto

L’appello dell’associazione ecologista: trasporti e consumo alimentare sono le principali cause. Urgente investire in energie rinnovabili, adottare pratiche di produzione e consumo responsabili e promuovere la conservazione ambientale

Se tutta l’umanità consumasseovershoot-day.jpeg come gli italiani, il 19 maggio 2024 avremmo “esaurito” tutte le risorse naturali del Pianeta e inizieremmo a consumare le risorse “previste” per il 2025. Il 19 maggio è l'Overshoot day italiano, come segnala il Global Footprint Network, che ogni anno misura la domanda di risorse e servizi da parte di una popolazione (in questo caso gli italiani) e l'offerta di risorse e servizi da parte dei loro ecosistemi. Come spiega il Wwf, anche quest’anno per l’Italia il consumo di risorse naturali supera la capacità del nostro paese di generarne nuove: siamo in deficit ecologico, in altre parole spendiamo più delle risorse che abbiamo e immettiamo in atmosfera più CO2 della capacità che hanno gli ecosistemi di assorbirla. Oggi per soddisfare i consumi annui degli italiani sarebbero necessarie più di 4 Italie. È necessario invertire questo trend.
 
Tre pianeti
Se tutti gli umani vivessero e consumassero come noi italiani, servirebbero le risorse di quasi 3 Pianeti (2,6 per l’esattezza). A fronte di un gran parlare di ecosostenibilità, transizione energetica ed ecologica, la verità è che per gli abitanti del Belpaese l’equilibrio con la Natura e le sue risorse è lungi da essere raggiunto. In generale, in Europa tutti consumano più di quanto gli ecosistemi producano naturalmente in un anno.
 
I peggiori: Qatar e Lussemburgo
La data dell’Overshoot day varia a seconda del Paese, e anche di anno in anno, poiché i comportamenti e le politiche di sfruttamento delle risorse naturali non sono uguali per tutti. I dati dimostrano che ogni anno l’Overshoot Day si verifica sempre più precocemente, segnalando l’aumento della pressione sui sistemi naturali del Pianeta. In Italia non siamo ai livelli di Qatar e Lussemburgo – che già a febbraio facevano toccare il fondo alle risorse del Pianeta – né di Emirati arabi, Stati Uniti e Canada (seguiti anche da paesi europei come Danimarca e Belgio) che hanno esaurito le risorse già a marzo. Siamo comunque molto alti nella classifica dei Paesi che consumano più rapidamente le proprie risorse.
 
Quattro ettari
Con 4 ettari globali (gha) pro capite, l'impronta ecologica di ciascuno dei 60 milioni di abitanti dell’Italia è notevolmente superiore alla biocapacità che ha a disposizione (pari a 1 gha). L’Italia ha in generale una impronta più bassa della media europea (4,5 gha procapite ) e leggermente inferiore a quella di Francia e Germania (rispettivamente 4,3 e 4,5 gha pro capite) ma superiore all'impronta della Spagna (3,9 gha pro capite). L’impronta dell’Italia è determinata principalmente dai trasporti e dal consumo alimentare. Concentrarsi su questi due ambiti legati alle attività quotidiane offrirebbe quindi le maggiori possibilità di invertire la tendenza e ridurre l’impronta degli italiani.
 
Il commento
Afferma Eva Alessi, responsabile sostenibilità del Wwf Italia: “Investire in energie rinnovabili, adottare pratiche di produzione e consumo responsabili e promuovere la conservazione ambientale, sono alcune delle vie che possiamo intraprendere per ridurre la nostra impronta ecologica e garantire un futuro sostenibile alla nostra e alle future generazioni. Agire troppo lentamente e lasciare che il cambiamento climatico prenda il sopravvento, distruggerà buona parte delle capacità rigenerative del Pianeta. Serve agire rapidamente, invece, lasciando così all’umanità più opzioni, più biocapacità e una porzione maggiore di risorse naturali.”

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