Animalìe. La Salute proroga il divieto ai bocconi avvelenati
Il sistema di controllo obbliga i servizi veterinari ad avviare indagini di laboratorio e i Comuni devono circoscrivere e bonificare le aree interessate
Resta vietato in Italia l'uso di esche o di bocconi avvelenati. Il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, ha infatti prorogato l'ordinanza ministeriale relativa alle Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati.
“Con la proroga – dice il sottosegretario - manteniamo il sistema di controllo del territorio garantendo la salute degli animali, ma anche dell'uomo e dell'ambiente”.
Il sistema di controllo prevede anche l'obbligo da parte dei servizi veterinari di avviare le indagini di laboratorio, mentre ai Comuni è demandato il compito di circoscrivere e bonificare le aree interessate e di procedere, attraverso le forze dell'ordine, alle indagini del caso. “Era doveroso - ha aggiunto De Filippo - prorogare uno strumento che, in questi anni, ha già dimostrato la sua efficacia nella salvaguardia degli animali e della salute pubblica. Auspico che le autorità territoriali sappiano garantire l'applicazione puntuale di tutte le misure previste nell'interesse della collettività”.