Animalìe – Sotto minaccia uno squalo europeo su tre
Convegno a Milano con l’Ispra. Il parlamento europeo stoppa definitivamente il barbaro shark finning
Circa un terzo di tutte le popolazioni europee di squalo sono classificate come specie “minacciate”. Così risulta dalla “lista rossa” dell’Unione internazionale per la conservazione della natura, Iucn.
In questa infelice lista ci sono spinarolo, smeriglio, squalo angelo, mako a pinna corta e squalo martello, oltre a diverse specie di squali di acque profonde e razze. I dati arrivano dall’Ispra, l’istituto italiano per la protezione ambientale, che ha organizzato a Milano il 16esimo congresso della European elasmobranch association (Eea), la società scientifica che riunisce tutti gli esperti e specialisti europei di squali e affini, proprio mentre su questo scenario arriva il via libera al regolamento salva-squali. Il parlamento europeo ha infatti approvato a larga maggioranza una risoluzione che vieta tutte le deroghe al finning, la pratica che consiste nel tagliare le pinne dello squalo per poi gettarne il corpo in mare. “Il provvedimento elimina le eccezioni al divieto europeo attivo dal 2003 – ha sottolineato l’Ispra durante i quattro giorni di brain storming milanesi – che rendevano difficili i controlli su eventuali infrazioni”.
Nel 2009, secondo la Fao, i pescherecci europei hanno sbarcato 112.329 tonnellate di squali e razze da tutto il mondo e la maggior parte delle catture ha riguardato la verdesca. Al primo posto la Spagna (62.158 tonnellate), seguita da Francia (19.498), Portogallo (18.614), Regno Unito (5.113), Belgio (1.952) e Italia (1.696).